Nell’ambito dell’esame delle Delega fiscale in Aula alla Camera è stato approvato, nel testo riformulato (sono state espunte tutte le premesse, ndr), con il parere favorevole del Governo, l’odg a prima firma Devis Dori (AVS) che chiedeva di implementare la lotta alla ludopatia.

“Pur non comprendendo il motivo per cui sono state espunte le premesse di questo ordine del giorno – ha affermato il deputato Dori prima che l’odg venisse messo ai voti -, dove affermiamo che il gioco d’azzardo ormai è una grave piaga sociale, oppure affermiamo che secondo gli esperti intervenire fin dai primi segnali di problematicità connesse al gioco aumenta le possibilità di risolvere i problemi in tempi brevi, oppure, affermiamo che risulta auspicabile un impegno da parte delle istituzioni sia nella cura delle persone con dipendenza sia nel contenimento dei comportamenti, insomma, sono tutte premesse che ritengo che non potessero che essere accolte anche dalla maggioranza, tuttavia, accolgo con favore il fatto che ci sia un accoglimento pieno dell’impegno di questo ordine del giorno, dove si parla di implementare la lotta alla ludopatia, promuovendo, quindi, interventi finalizzati alla prevenzione e al contrasto. Quindi, accetto la riformulazione, pur non comprendendo l’espunzione delle premesse”.

“Stamattina sui giornali – ha aggiunto il deputato Francesco Emilio Borrelli, sottoscrittore dell’odg – sta scritto correttamente che il reddito di cittadinanza è costato 31 miliardi di euro e noi abbiamo fatto presente che i soldi, previsti da Draghi per gli extraprofitti che sarebbero entrati nelle casse dello Stato se si fosse voluto intervenire per incassarli, sarebbero stati pari a 10 miliardi di euro, cioè un terzo ci sarebbe arrivato dagli extraprofitti. Invece si è scelto di difendere i privilegi dei più ricchi, dei più potenti e chiedere invece ai più deboli di pagare, e pagare di più. Questo non porterà benefici e l’abbiamo visto anche sulla questione del gioco d’azzardo. Ovviamente, noi siamo contenti che il Governo abbia voluto approvare il nostro ordine del giorno, però dobbiamo dirci una cosa: se scegliamo di andare nella direzione del contrasto al gioco d’azzardo non possiamo certamente implementarlo, non possiamo certamente immaginare che lo Stato, per fare cassa, invece di utilizzare altri strumenti di equità fiscale vada nella direzione di immaginare di incassare di più tramite il gioco online e le scommesse. Io voglio farvi presente una cosa: anche in quel caso a essere colpiti sono i più deboli, perché la gran parte di coloro che vanno nelle sale Bingo e fanno scommesse, sono prevalentemente persone che immaginano di poter cambiare il proprio futuro con un colpo di fortuna, di certo non sono i miliardari o le multinazionali o altre grandi realtà che guadagnano un sacco di soldi. Sia chiaro, perché sennò qualcuno potrebbe dire altro, noi non siamo contrari al profitto, né tanto meno a chi con un’idea, con il proprio ingegno, con il proprio lavoro, con il proprio sacrificio vero, possa guadagnare e diventare ricco. Mai pensato che la ricchezza possa essere un fatto negativo o una colpa, ma devi guadagnartelo”.

Di seguito il testo dell’odg approvato dopo la riformulazione, che è consistita nell’espunzione di tutte le premesse:

La Camera impegna il Governo, in sede di attuazione delle deleghe di cui all’articolo 15 del provvedimento, ad implementare la lotta alla ludopatia promuovendo interventi finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla riduzione del rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico sul tessuto sociale, al rafforzamento della cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole nonché al recupero delle persone che ne sono affette e al supporto delle loro famiglie e alla tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione con particolare riferimento alla tutela preventiva dei minori e dei giovani.

9/1038-B/30 (Testo modificato nel corso della seduta)

Dori, Borrelli, Grimaldi, Zanella (AVS)

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