Nel competitivo settore del gioco online, gli operatori affrontano quotidianamente una doppia sfida: attirare nuovi giocatori, ma anche mantenere e incrementare l’engagement con la loro base attuale, in un contesto di limitazioni e restrizioni a livello marketing sempre più stringenti. La soluzione? Una strategia di fidelizzazione che si concentra sul cross-selling, offrendo prodotti complementari per arricchire l’esperienza di gioco.

Il cross-selling, o vendita incrociata, è una sofisticata tecnica di marketing che punta ad offrire ai clienti esistenti prodotti complementari o correlati, aumentando significativamente il valore dell’acquisto del cliente e il suo Lifetime Value per l’azienda. Originariamente inserita nel modus operandi delle aziende che operavano nel settore una commercio al dettaglio, come conferma questo vecchio articolo di Ninja Marketing, questa strategia si è evoluta e specializzata, diventando un elemento chiave e di successo nei dipartimenti di vendita, grazie alla sua capacità di creare relazioni più profonde e redditizie con i clienti.

Nel settore del gioco online, il cross-selling si è rivelato una strategia efficace per gli operatori che offrono più prodotti. Con l’introduzione di regolamentazioni e licenze per prodotto, i migliori operatori di gioco attivi in Italia hanno iniziato a integrare nelle loro piattaforme almeno tre delle principali verticali: poker, casinò, slot, scommesse sportive e bingo. Questo approccio, che osservate nell’home page di tutti i siti più conosciuti, ha permesso agli operatori di migliorare le loro aspettative finanziarie, pur mantenendo l’integrità del gioco responsabile.

Con le restrizioni a livello di comunicazione sui media digitali e nelle tv, il cross-selling è diventato una necessità per gli operatori. In un contesto dove acquisire nuovi clienti è sempre più difficile e costoso, massimizzare il valore dei clienti attuali è diventato cruciale. Gli operatori si sono concentrati sul convertire alcune nicchie di utenti, ad esempio, un scommettitore di basket in un giocatore di più sport o un giocatore di poker in un giocatore di blackjack.

In Italia, gli operatori che hanno ottenuto licenze dopo la legalizzazione del gioco online hanno dovuto adottare strategie di retention per mantenere una base di clienti esistente, tra queste la più conosciuta è la formula dei bonus alla registrazione. Dall’offerta di benvenuto ai bonus senza deposito, passando per le promozioni settimanali e per i programmi di fedeltà, il settore del gioco pubblico ha cercato sempre di mantenere una relazione solida e continua con i suoi clienti e con quelli potenziali. Inoltre, integrando il cross selling all’interno delle sue strategie di fidelizzazione, è riuscito a rendere la base clienti leale e soddisfatta dei prodotti disponibili, in quanto è più facile e meno costoso vendere a clienti che già conoscono e si fidano del marchio.

Il percorso non è stato semplice dato che gli operatori hanno dovuto adattarsi e imparare a perfezionare le strategie di vendita incrociata in un contesto iper-regolamentato. Questo ha richiesto una conoscenza approfondita di tutti i prodotti di gioco offerti. Inoltre, l’uso ormai diffuso dei Big Data ha permesso alle aziende di raccogliere informazioni preziose sulle preferenze e i comportamenti dei giocatori, rendendo le offerte di cross-selling più personalizzate e rilevanti.

In conclusione, il cross-selling nel settore del gioco non è solo un’espansione dell’offerta, ma una ridefinizione dell’esperienza del giocatore. Non si tratta solo di offrire prodotti di gioco ai clienti esistenti, ma di creare un’esperienza più coinvolgente e personalizzata.

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