“Fino ad ora si è sempre registrata una costante tensione tra il sistema del gioco e il consumatore, spesso considerato come utente patologico e mai preso in considerazione come consumatore di un servizio. Questo ha causato un vuoto legislativo, non ci sono infatti regole sulla tutela del giocatore inteso come consumatore. C’è la necessità di approfittare di questa occasione del riordino per costruire un ecosistema di regole che permetta di guardare al gioco in maniera fisiologica, con regole tutelanti. La tutela del consumatore dovrebbe costituire un elemento integrante dal punto di vista della governance, anche perchè il consumatore diventa una leva importante per la concorrenza. Un consumatore informato sul mercato del gioco non si spinge verso l’illegalità, ma corregge gli effetti distorsivi sia di chi opera correttamente sul mercato che di chi agisce all’interno delle regole. Va colta con favore la previsione del decreto 41 che lascia spazio al potere della comunicazione. Parliamo di gioco, di regole e cominciamo a realizzare un’educazione al gioco e una diffusione corretta dell’informazione. Questo aspetto sarà strategico soprattutto sul tema dei luoghi fisici, perchè l’accesso al gioco dovrà fare necessariamente perno sul livello di consapevolezza del singolo. Un tema come l’autoesclusione è facilmente mappabile e gestibile ma sarà un tema su cui interrogarsi quando si dovrà affrontare il tema dei luoghi fisici. Bisogna prendere in considerazione l’idea che ci sia un consumatore del gioco che necessita di regole e che deve essere coinvolto e contemplato in sede lesiglativa e regolamentare. Bisogna poi inziare a guardare al gioco non solo come un’occasione di proibizionismo, è infatti necessario trasformare questo mercato così florido in un’occasione di formazione e innalzamento del livello di consapevolezza”.

Lo ha detto Raffaella Grisafi (in foto), vice presidente Konsumer, intervenendo al seminario pubblico “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con IGT.