Prossima riunione prevista per domenica 28 gennaio

Mauro Baroncini grande protagonista del convegno di mercoledì all’Ippodromo Snai La Maura. Il trainer di Divignano ha siglato un bel tris da allenatore aggiudicandosi anche il clou del pomeriggio, il Premio Echo Dei Veltri, con l’attesa Dalila Bar: cavalla in forma strepitosa (lo aveva ribadito nelle ultime uscite italiane ma anche nella valida trasferta a Vincennes), la figlia di Robert Bi affidata a Marco Stefani si è ritrovata al comando sull’errore di Dakota Grim ma si è dovuta sobbarcare il pressing del rivale dichiarato Cesare Amg che l’ha costretta ad un primo km sotto l’1.12: Dalila Bar non ha battuto ciglio, sull’ultima curva con il rivale che ormai aveva sparato le migliori cartucce, ha temporeggiato ancora un attimo e poi appena in retta ha acquisito quel vantaggio sufficiente a eludere il finalone a centro pista di Barnaba Trebi (buono per la prossima) imponendosi a media di 1.11.3, ad un solo decimo dal personale. L’appostata Destiny Effe ha rimontato il comunque generoso Cesare Amg per il terzo posto: Showmar dopo aver agito in seconda pariglia, non è riuscito a entrare nel vivo in retta.

Nel ‘triplete’ di Baroncini c’era gloria anche per Tommaso Di Lorenzo. Dopo aver riassaporato la vittoria domenica con Ector Zl, il driver palermitano portava al successo Fastday Prav nel Premio Nephenta Lux: il figlio di Infinitif difendeva la corda al via, distribuiva al meglio le energie e nel finale, seppure con un pò di sofferenza, portava a casa il risultato a media di 1.13.8 mantenendo una testa di vantaggio su Fly Away Gar, scopertosi ad un giro dalla fine e poi all’attacco sul penultimo rettilineo. Fenomen Sa con bella progressione conclusiva chiudeva terza a ridosso, Firmamento St chiudeva quarto senza trovare spazio in scia al vincitore.

In apertura era arrivato il successo della rientrante Daphne Wise L nel Premio Orient Horse: presentata benissimo dopo due mesi di stop dal trainer milanese e guidata con fiducia da Marco Stefani (per lui un doppio), la portacolori di Leonardo Vastano dalla terza posizione muoveva al km e con 600 finali in risalita esterna piegava di forza il battistrada Den Ghiu Gnafa’ a media di 1.13. Prestazione di spessore quella della figlia di Muscle Massive che d’altronde aveva già dimostrato di avere grande feeling con il traguardo. Daitan Sonic seguiva le mosse della vincitrice nel mezzo giro finale finendo bene in retta per chiudere terzo a ridosso.

L’altra prova più interessante del pomeriggio era il Premio Talisker Horse (oggi il convegno era “dedicato” alla scuderia di Sara Bruni e ad alcuni dei suoi più famosi portacolori) per femmine di 3 anni sui 2250 metri. Battuta da Fern Kronos all’ultima uscita, Fantastic Gio si riscattava in maniera eclatante con una prestazione superlativa: superata al via dalla rivale (che sul campo stringato poteva permettersi un primo km tranquillissimo in 1.18), la cavalla di Alessandro Gocciadoro “incendiava” improvvisamente la corsa ai 700 finali lanciando un attacco al quale la battistrada per la verità piuttosto deludente non sapeva minimamente controbattere (il cronometro dice però di un mezzo miglio conclusivo “supersonico” in 56): Fantastic Gio passava in testa con un solo parziale e tagliava il traguardo alla media di 1.14.8 tenendo a distanza una valida Follia D’Esi che doveva però accontentarsi del secondo posto, mentre Fern Kronos a intervallo era terza.

Neppure la rottura di un finimento nelle fasi pre-corsa (con conseguente prolungamento dell’attesa in pista) frenava la corsa del lanciassimo Ethan: in forma stratosferica, molto appoggiato al betting, l’allievo di Simone Levacovich nel Premio Scuderia Bruni Sara e Scuderia Osti Leila infilava il quinto successo consecutivo, il tutto con estrema facilità, segno che i limiti sono ancora tutt’altro che definiti: eppure il figlio di Nad Al Sheba aveva dovuto spendere almeno nei primi 300 metri per difendere il comando sull’attacco di Eridamia, ha poi graduato e ha chiuso forte e per gli avversari non c’è stato nulla da fare. Il tutto condito da una prestazione cronometrica importante (1.11.8, nuovo record) e corroborato da una impressione visiva altrettanto convincente. Buono il debutto italiano di Ni Hai Bros che seppure al traino, terminava secondo precedendo Eridamia, anche lei positiva considerato che era al rientro.

Lo svolgimento molto tirato nel Premio Revirade premiava gli attendisti, con la battistrada Evita di Venere che doveva reggere l’attacco prolungato (dai 600 ai 1200 metri) di Krakatoa Bar: l’attaccante esauriva lo slancio sull’ultima curva, l’appostato Eligible Bi restava chiuso e così sul logico calo della leader, a svettare era Electra Zs (Andrea Farolfi per Afrim Shmidra) regolando allo speed Escobar Sm che per primo era passato a 50 metri dal traguardo. Alla prima uscita senza i ferri, la figlia di Maharajah faceva un gran progresso e con 1.13.5 demoliva il precedente personale. Lo sfortunato Eligible Bi riusciva a liberarsi ma solo per rimontare Evita di Venere per il terzo posto.

Gentlemen (non vincitori di 40 corse in carriera) protagonisti nel Premio Flower Bigi in sediolo a cavalli di categorie F/G. L’esperienza di Carlotta D’Agostino ha indubbiamente avuto il suo peso e l’amazzone si è imposta con Diamond Wise L: terza dal via, la portacolori della scuderia Limitless ha mosso ai 600 finali raggiungendo il battistrada Uisconsis Vol per dominarlo chiaramente nei 50 metri finali, a media di 1.14.8. Bene ha corso anche lo sconfitto, con il quale Federica Rovida, malgrado fosse al “battesimo” del sulky, ha provato a correre da protagonista. Terzo posto a ridosso per Dakar Bi con in sulky Marco Gavioli, altro gentleman dell’ultima “nidiata”.

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