Terni. ‘A carte scoperte’: urgono sinergie per fronteggiare dipendenza da gioco

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(Jamma) In Umbria ci sono 36 punti per scommettitori, 23 per lo sport e 19 per l’ippica. Per quanto riguarda i soldi spesi negli apparecchi di intrattenimento, in provincia di Terni sono in vantaggio le video lotterie sulle ”new slots” con un 60% della spesa di gioco complessiva rispetto alla percentuale nazionale che attribuisce alle video lotterie il 25%. Se ne e’ parlato nel convegno ”A carte scoperte, norme, regole ed impatto sociale di un fenomeno ampiamente diffuso sul territorio” promosso dalla Provincia di Terni, su proposta dell’assessore Filippo Beco, svoltosi stamani nella sala del Consiglio provinciale.

Sono intervenuti, tra gli altri, Paola Binetti, componente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati.

Avviando i lavori, l’assessore Beco ha lamentato un vuoto legislativo in materia insieme ad una mancata partecipazione dal basso mentre il dirigente della sede di Perugia dei Monopoli di Stato, Donato Lecci, ha riportato altri dati regionali. In Umbria ci sono 6.000 apparecchi d’intrattenimento, tra slot machines e videolottery. Di questi 1.500 nella sola provincia di Terni. 91 sono le sale dedicate alle video lotterie di cui 61 a Perugia e 30 a Terni con, sempre a Terni, 13 cessazioni di attivita’; 370 dei 1500 iscritti all’albo regionale dei Monopoli di Stato operano nel Ternano. Sono stati effettuati controlli su 1333 i siti di gioco online. Da gennaio ad oggi sono stati controllati 79 esercizi e 12 apparecchi sono risultati irregolari. Dinanzi a cio’, e’ stato detto, bisogna proporre una visione nuova del gioco lecito, finalizzata a superare le criticita’ coinvolgendo in un lavoro comune sia gli amministratori locali che le istituzioni statali. Paola Binetti ha sottolineato che ”alla serietà dell’azione legislativa devono corrispondere la serietà e la tempestività di chi e’ chiamato ad effettuare i necessari controlli. Il gioco in se’ e’ un valore, una risorsa, ma, appunto per questo, bisogna evitare che degeneri in dipendenza. E la dipendenza, purtroppo, sta aumentando vertiginosamente incentivando a sua volta la piaga dell’usura”.

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