Fabio Schiavoli, AD di Snaitech, non nasconde la soddisfazione per l’evento che ha visto protagonista San Siro e con lui un team che oggi raccoglie i frutti di un grande successo.
“Dicembre 2015: all’indomani del mio ingresso in Snaitech passeggiavo con “qualche severo occhio addosso” lungo i viali di San Siro e già covava, forte ed indisciplinata l’idea di turbare la sacralità delle discipline “verticali” e di contaminare il mondo ippico di cose che lo potessero far uscire dal cono d’ombra e di declino in cui versava”, ricorda Fabio Schiavolin. “Il driver era (e rimane sempre) la sostenibilità (economica, ambientale e sociale) ma la visione era quella di creare un luogo che fosse al tempo stesso la casa dei milanesi ed il tempio degli sport equestri ai massimi livelli. Nel mezzo sono successe molte cose, abbiamo incontrato e superato molte opposizioni (spesso reazionarie) e imparato con il cambiamento per arrivare sino a qui oggi”.
Nel ricordare i momenti di quelli che sono stati i primi passi di questa avventura Schiavolin non manca di ricordare ogni passaggio.
“Contaminazione: una parola che racchiude in sè la motivazione del successo di questo vero e proprio turnaround. Nel tempo ci siamo cimentati in diversi ambiti, dalla ristorazione, ai grandi concerti, alle attività didattiche per le scuole passando per la partnership con il FAI, con il comunque di Milano, con la Regione per arrivare anche alle convention aziendali e al venue hosting per le campagne pubblicitarie.
Tutto nel segno della sostenibilità ma soprattutto della sopravvivenza di questo luogo straordinario che, certamente, con la miopia e i classici “qui non si tocca nulla” o “qui si è sempre fatto così” non sarebbe stata possibile.
Vedere tre Jockeys aprire il corteo inaugurale dei Campionati Europei ci ha ricordato che si può e si deve fare incontrare le discipline che esaltano il binomio uomo cavallo all’interno di splendide cornici come la nostra.
Si, siamo felici ma anche orgogliosi di essere l’avanguardia di questo pensiero così come non ci vergogniamo di dire che la sostenibilità è possibile grazie alla trasformazione degli impianti in arene multidisciplinari.
Oggi celebriamo solo una tappa del nostro viaggio: dal cavallo siamo partiti e al cavallo, con la Milano San Siro Jumping Cup, siamo arrivati.
La strada è ancora lunga, altri contenuti e altri sport arricchiranno il nostro sogno che inseguiremo con lo stesso entusiasmo del primo giorno.
Ho il privilegio e l’onore di guidare un grande team grazie al quale questo viaggio, in fondo, è solo la continuazione della mia passeggiata di 8 anni fa.
Avanti Snaitech !”