Salfi. I lavoratori dell’ex AAMS non sono dipendenti di seconda categoria

(Jamma) “Per amore di verità e perché i colleghi dell’ex AAMS hanno diritto di valutare chi seriamente fa sindacato – si legge in una nota della Confsal-Salfi – è bene qui brevemente ricordare che le problematiche, di recente evidenziate anche in documenti rivendicativi, da tempo sono oggetto di attenzione e rivendicazione a cura del Salfi.

Il Salfi, nel novembre 2012, in sede di informativa datoriale sul noto accorpamento evidenziò chiaramente non solo la particolare situazione in cui versavano i richiamati lavoratori transitati nell’Agenzia delle Dogane ma anche le penalizzazioni che avrebbero subìto, causa anche chiusure di sedi, omesse equiparazioni salariali, incertezze e ritardi organizzativi, ed altro ancora.

Già allora affermammo con convinzione l’erronea decisione politica che avrebbe causato, fra l’altro, specie in tema di salario accessorio, ricadute negative per i lavoratori ex AAMS, vista la diversa struttura e negoziazione del salario accessorio fra i due Enti in rassegna.
Nel corso del corrente anno e nelle more che il legislatore formalizzasse una decisione definitiva sul richiamato assetto quanto meno problematico, il Salfi ha dimostrato, al centro e in periferia, la massima attenzione e tutela per gli interessi della categoria dei lavoratori in argomento.
Svariati, infatti, sono stati gli interventi: in sede di confronto sulle Convenzioni, ove sono stati evidenziati tutti gli aspetti che impedivano ed impediscono un ottimale funzionamento delle strutture periferiche ed in particolare la esigenza di professionalizzazione, l’esigenza di ulteriore risorse da investire in periferia, il rinnovo di talune convenzioni per i controlli, la conservazione di taluni accessori specifici ed altro ancora.
Su iniziativa del Salfi sono stati avviati i primi ricorsi pilota per l’equiparazione dell’indennità di Amministrazione.
Da ultimo, l’intervento per lo sblocco del salario accessorio 2011, che rischiava di rimanere fermo alla registrazione.
Abbiamo lavorato in stretta sinergia con la periferia e ben apprezzato i vari documenti elaborati dal personale, specie sulla intollerabilità del grave stato di incertezza che perdura da troppo tempo sul futuro del progetto governativo che ha originato il noto “accorpamento”.
Sul punto diversi sono sati i nostri interventi in Commissione Finanze e con il competente Sottosegretario, atteso che dalla risposta governativa dipende la soluzione dei tanti problemi oggi sul tappeto.
Il Salfi non ha mai consentito all’Amministrazione di considerare i lavoratori dell’ex AAMS di seconda categoria e intende ancor più oggi incalzare i vertici delle Dogane affinchè sostengano le soluzioni formalizzate dal Salfi per conto dei lavoratori e sintetizzate dal personale nel documento del 19 settembre u.s..
Garantiamo che tutte le strutture territoriali del Salfi sono a disposizione del personale interessato, anche per le ulteriori segnalazioni di nuovi disagi e disservizi, che saranno prontamente e formalmente portate all’attenzione dei vertici amministrativi agenziali e politici.
Lavoriamo, infine, anche attraverso coordinamenti , riunioni operative in periferia ed al centro e presto diffideremo il Governo a formulare una decisione definitiva sulle strutture accorpate,che dovranno essere poste in condizione di operare con efficienza ed economicità, eliminando paralisi e ritardi ma, soprattutto, disparità di trattamento.

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