In seguito al blitz di Adm e carabinieri avvenuto nei giorni scorsi all’interno di un locale di Sernobì (CA), dove venivano svolti tornei di poker texano ritenuti irregolari, con la conseguente sospensione dell’attività per 15 giorni, la Space Underground ha comunicato ai propri affiliati di essere stata “raggiunta da un avviso riguardante la sera del controllo in sala. Il direttivo della sala, certo della propria totale buonafede e altresì certo di una svolta positiva al termine di questi 15 giorni, si farà carico di fornire supporto legale a tutti coloro siano stati, a nostro avviso immotivatamente, coinvolti nella vicenda e si muoverà in tutte le sedi al fine di chiarire la propria posizione e quella degli associati. Sinceramente dispiaciuti per qualcosa che nemmeno noi riusciamo ancora a spiegarci, perché negli ultimi 15 anni si è giocato nelle medesime modalità in qualsiasi sala della Sardegna, attendiamo con pazienza che il tutto si risolva al più presto”.

“Chi ci conosce da anni – prosegue Space Underground – sa benissimo che ci limitiamo a far divertire i giocatori in un ambiente sano, lontano da qualsiasi forma di criminalità e leggere un articolo come questo ci rattrista parecchio. In questi mesi abbiamo ricevuto soltanto complimenti per il clima che si respira durante le nostre serate. Mai una discussione, mai un litigio tra giocatori eppure ci chiudono per “tutelare l’ordine pubblico”.
Noi, sicuri della nostra buonafede, utilizzeremo questi 15 giorni per rendere ancor più limpida la nostra posizione e tornare, più appassionati che mai, a farvi vivere belle serate di sano intrattenimento con il vostro amato (ma in questo articolo “demonizzato”) Texas Hold’em!”.

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