I tornei di poker texano organizzati all’interno di un locale di Senorbì, nel cagliaritano, sono stati ritenuti giochi d’azzardo dai Carabinieri in fase di controllo.

I tornei di poker ampiamente pubblicizzati sui canali social dove venivano promesse cospicue vincite in denaro, anche di migliaia di euro. 

L’iniziativa ha attirato l’attenzione anche dei Carabinieri della Stazione di Senorbì, che, ritenendo che nel locale si potesse giocare anche d’azzardo, hanno deciso di andare a controllare.

Durante lo svolgimento di un torneo i militari dell’Arma, insieme agli ispettori dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, si sono presentati nel locale per un controllo , trovando 19 giocatori, di cui alcuni provenienti da fuori provincia, e quattro “mazzieri”, uno per ogni tavolo, nel bel mezzo di un torneo di Poker Texas Hold’em, i cui risultati, in tempo reale, erano proiettati su un monitor in bella vista.

Le regole del torneo, per gli agenti, rientravano perfettamente nella modalità del gioco d’azzardo, prevedendo per ogni giocatore sia l’obbligo di versare una quota d’ingresso, sia la possibilità di ulteriori versamenti per il “re-entry”, ossia per rientrare in gioco.

Al termine degli accertamenti, considerato che il Poker Texano è attività inserita nella tabella dei giochi proibiti del Questore della Provincia di Cagliari, i Carabinieri di Senorbì hanno, tra l’altro, segnalato il locale all’Autorità di Pubblica Sicurezza che si è immediatamente attivata.

Il Questore di Cagliari ha quindi disposto la sospensione dell’attività e ordinato, a decorrere da oggi, la chiusura del locale per 15 giorni.

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