“Non portare a termine subito il riordino del territorio significa spostare la domanda verso altri tipi di giochi ed in particolare significa spostare la compulsività verso altri prodotti. La Conferenza Unificata si dovrà occupare delle regole da applicare sul territorio di tutti i prodotti anche dell’online per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo. Inoltre se non si riesce a mettere a terra una soluzione anche per l’offerta del territorio si perderà gettito erariale per lo spostamento della domanda su prodotti a bassa fiscalità”, lo ha detto Geronimo Cardia, presidente di Acadi (Associazione dei Concessionari di Giochi Pubblici), durante l’audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati sullo schema di decreto legislativo in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza. 

“Relativamente al decreto di riordino dell’on-line”, ha proseguito Cardia, “poniamo l’accento su due aspetti: l’importo per poter accedere al bando è veramente alto. Se questo è il governo delle piccole e medie imprese ci domandiamo se siamo consapevoli che così si finisce per penalizzarle anziché sostenerle. Il secondo aspetto è l’urgenza di rendere operativi i divieti di pagamento all’estero per evitare la domanda verso circuiti illegali”.

ACADI, insieme ad Astro, EGP e Sapar, ha sottolineato l’importanza di un riordino per proteggere il gettito erariale, la legalità e l’occupazione, minacciati da divieti territoriali e restrizioni. Ha inoltre evidenziato i rischi sanitari legati al gioco d’azzardo e la necessità di una strategia coordinata per il contrasto.

“I dati del Bilancio di Sostenibilità di Comparto presentati al Forum Acadi 2023 confermano l’importanza della rete generalista degli apparecchi, ed in particolare dei bar, nel perseguimento degli interessi pubblici che sono alla base dell’esistenza dell’intero comparto”, ha concluso Cardia sottolineando la necessità di un approccio congiunto alle contestazioni legali per tutelare gli interessi pubblici.

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