Francesco Gatti (Bakoo): ‘L’ANCI faccia le sue richieste, l’AAMS ha la possibilità di intervenire direttamente sulle macchine’

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(Jamma) “Seguo con interesse la querelle sul fenomeno del gioco che improvvisamente ha rubato la scena a problematiche di certa inferiore caratura: smettere di parlare dei costi della politica, degli sprechi, di Equitalia, delle difficoltà delle aziende, del danno del fumo e dell’abuso di droga e alcol fra i giovani e concentrarsi pressoché esclusivamente sul gioco mi sembra assolutamente fuori da ogni immaginario”. Parole di Francesco Gatti, amministratore della Bakoo S.p.A, società che opera nella produzione di apparecchi da intrattenimento.

Ma forse non sanno alcune cose:
Le slot dai bar funzionano a un euro al colpo, quelle delle sale fino a 10 euro al colpo e senza limiti di inserimento.

Levare quelle del bar e fare andare i giocatori nelle sale equivale a fare esattamente il contrario rispetto a quello che ci si prefigge di fare.

Le macchine da bar fruttano allo Stato (tantissimo) e garantiscono al barista il minimo per pagarsi un affitto: levarle equivale a chiudere circa il 20% dei bar.
Le associazioni di categoria come ad esempio la FIPE ecc, sono d’accordo?

Le macchine nei bar esistono da sempre, fanno parte della nostra cultura, erano flipper, poi sono diventati videogiochi (ad oggi praticamente invendibili per via di norme assurde imposte proprio per dirottare tutto il flusso monetario sulle slot machine – ricordiamolo bene questo), poi videopoker e infine slot machine a vincita limitata.

Spegnere queste macchine equivale a dare forza al gioco illegale, ma siccome lo stiamo urlando da mesi e non veniamo ascoltati allora forse se andassero in porto le folli proposte che ho sentito in questi giorni, le Amministrazioni, una volta eliminati gli operatori legali, toccherebbero con mano l’impossibilità di affrontare un mercato deregolamentato, dove i controlli non si faranno più da un terminale ma andranno setacciati i bar, le tabaccherie e i pubblici esercizi ad uno ad uno per trovare magari nel retrobottega un buon videopoker spento (che per quanto possa infastidire non è illegale se non è utilizzato!) e che viene acceso solo in determinati orari e in certi modi.

Ci siamo impegnati per portare il settore nella completa legalità e abbiamo subito la folle rincorsa al denaro espressa dall’introduzione scellerata delle VLT. Ora pagheremo dazio per macchine non prodotte da noi, non installate da noi, ma gestite da quella lobby del gioco che proprio queste associazioni vorrebbero combattere e che finiranno incredibilmente
per favorire.

Il settore sta cambiando, e cambierà ancora. Arriveranno le fiere di settore, subiremo altri duri attacchi senza che vi sia da parte nostra l’unità per affrontare queste sfide.

Perché AAMS non usa i messaggi per il gioco patologico sulle comma sei/A? Perché le associazioni non chiedono fortemente questa cosa? In questo momento avrebbe un grande impatto e un effetto sull’opinione pubblica di grande rilievo.

Perché ANCI non chiede ad AAMS di bloccare le macchine dei bar nei tempi previsti dalla normativa attuale? Con messaggi per il gioco patologico, con banner a scorrimento.
E’ immediato, possibile ed a costo zero. ANCI provveda a richiedere le cose che davvero potrebbero fare subito, e questo lo chiedo anche da cittadino.

ANCI conosce questa possibilità? Il mio appello è alle associazioni di categoria: SAPAR, ACMI, ASTRO, alla FIPE, all’ANCI:
AAMS ha la possibilità di intervenire direttamente sulle macchine. Chiediamo tutti insieme che sia fatto. Perché non viene portato avanti questo intervento prima di tutto?
Non serve cambiare le macchine, basta usare le funzioni (tante!) che queste macchine consentono e che dovrebbero essere usate!

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