Anci Lombardia presenta le proprie osservazioni sul progetto di legge sulle ludopatie

(Jamma) Costruire una rete tra i diversi soggetti coinvolti, creare un’efficace attività di interlocuzione tra Regione e Questura, Prefettura e Comuni in merito alle autorizzazioni di apertura, introdurre a livello nazionale strumenti per la tracciabilità dei flussi finanziari per contrastare la criminalità e il riciclaggio del denaro nel gioco d’azzardo, rendere effettivo il divieto di partecipazione dei minori al gioco, imporre una distanza minima degli apparecchi del gioco d’azzardo da centri sensibili e infine creare un fondo per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo finalizzato alla prevenzione e alla cura dei giocatori patologici. In estrema sintesi sono queste le osservazioni avanzate dai sindaci lombardi al progetto di legge sulle ludopatie che questa mattina vedrà impegnata la Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia.

“ANCI Lombardia – si legge nella nota – considera importante che Regione Lombardia intervenga con una legislazione dedicata al contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP). I sindaci in questi anni si sono trovati spesso soli a fronteggiare situazioni sempre più difficili e senza adeguati strumenti. Sindaci e servizi comunali hanno dovuto trovare risorse per fronteggiare ludopatie che hanno investito frange sempre più ampie di popolazione. A tal proposito i primi cittadini lombardi avanzano quindi alcune prime osservazioni con spirito costruttivo e fiduciosi circa l’adozione di una normativa da parte di Regione Lombardia, riservandosi di avanzare ulteriori osservazioni visto anche il pochissimo tempo a disposizione per avanzare queste prime note.

“Complessivamente – si legge nella nota – riteniamo sia opportuno sottolineare la necessità di costruire una rete tra i diversi soggetti coinvolti: Comuni, Questura, ASL, Terzo settore. Solo unendo competenze e comunicando informazioni si può cercare di aggredire il fenomeno del GAP.
Sarebbe, inoltre, importante che Regione si facesse protagonista di una efficace attività di interlocuzione con Questura, Prefettura e Comuni proprio per coordinare eventuali autorizzazioni di apertura.
Sottolineiamo, ad esempio, che in molti Comuni per la scarsità delle risorse e del personale a disposizione vi è un problema relativo al controllo del territorio, in particolare nei piccoli Comuni dove i turni della Polizia Locale finiscono alle 18/19 mentre i locali con gli apparecchi per il gioco d’azzardo hanno tempi di apertura molto più estesi. Vogliamo sottolineare come sia necessaria una norma nazionale che introduca strumenti per la tracciabilità dei flussi finanziari per contrastare la criminalità e il riciclaggio del denaro nel gioco d’azzardo.
Importante sarebbe introdurre una norma per rendere effettivo il divieto di partecipazione dei minori al gioco d’azzardo con soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l’accesso ai giochi tramite l’utilizzo della tessera sanitaria o del cf pur assicurando il rispetto della privacy.
Importanti sono le norme che impongono una distanza minima degli apparecchi del gioco d’azzardo da centri sensibili. Resta il problema di capire come questa norma si concilierà con i diritti acquisiti dai titolari di pubblici esercizi del centro storico che potrebbero non vedersi rinnovate le licenze in virtù della norma che fissa le nuove distanze minime.
Riteniamo infine importante che Regione Lombardia concretizzi il suo impegno anche definendo un fondo per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo finalizzato alla prevenzione e alla cura dei giocatori patologici, ad attività di formazione e informazione, e ad aiuti economici alle famiglie dei giocatori. Il fondo potrebbe essere alimentato anche da una tassazione sugli apparecchi di gioco d’azzardo, come previsto anche da uno dei pdl alla base della discussione”.
Con particolare riferimento al testo Anci Lombardia chiede che:
1. all’art 3, c.2: si potrebbero inserire i Servizi Monotematici Specialistici (ai sensi della sperimentazione ex DGR 3239/2012) tra i soggetti che devono eseguire la diagnodi di GAP
2. all’art 4 si chiede di indicare che il paino regionale per le dipendenze va approvato dal Consiglio regionale, al comma 1, lett e) di inserire anche le associazioni di cui alla L.R. 1/08 tra i soggetti di formazione e aggiornamento; al comma g) inserire le associazioni rappresentative della famiglie e dei giovani tra i soggetti che possono collaborare alla
progettazione di campagne di educazione e sensibilizzazione;
3. alla lettera i) proponiamo di inserire tra i soggetti che collaborano con la Regione per le attività di progettazione anche gli enti individuati ai sensi della L.R. 1/08;
4. all’art. 4, comma 1, proponiamo di inserire una nuova lettera p), con l’obiettivo di istituire la mappatura e il monitoraggio costante della concentrazione territoriale-regionale delle licenze per l’installazione di nuovi apparecchi per il gioco lecito e la valutazione in merito alla capacità di saturazione del territorio stesso;
5. all’art 4, comma 1, proponiamo di inserire una nuova lettera q) con l’obiettivo di istituire un fondo regionale per la prevenzione e il trattamento del GAP. Il fondo potrebbe essere alimentato da una tassazione apposita sugli apparecchi da gioco.
6. all’art 4, comma 3, proponiamo di inserire una nuova lettera a) con l’obiettivo di introdurre l’obbligo, previa garanzia di privacy, dell’utilizzo del documento elettronico identificativo personale (tessera sanitaria/codice fiscale) per l’accesso agli apparecchi per il gioco lecito, al fine di non rendere disponibile tali strumenti ai minorenni.
7. All’art 4, comma 5 proponiamo che il rapporto informativo trasmesso al Consiglio regionale contenga anche una verifica dell’efficacia degli interventi attuati;
8. All’art 4, comma 6 proponiamo di estendere il divieto di pubblicità sui mezzi pubblici a tutti i giochi d’azzardo e non solo quelli elettronici;
9. All’art 4, comma 7 proponiamo di togliere il limite minimo dei tre apparecchi per la regolamentazione delle forme di controllo che Regione deve regolamentare;
10. All’art 5, comma 2, proponiamo di inserire nell’elenco dei siti da cui distanziare gli apparecchi per il gioco d’azzardo anche i negozi” compro-vendo oro”, come proposto ad uno dei pdl alla base di quello oggetto di discussione;
11. All’art 5 proponiamo di integrare il comma 5 nel seguente modo: “I Sindaci promuovono reti di collaborazione con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per svolgere attività di controllo, di prevenzione e di contrasto al gioco d’azzardo patologico, nonché attivare iniziative culturali e formative per educatori (genitori, insegnanti, allenatori, animatori, ecc.) affinché possano acquisire competenze nel riconoscimento di segnali di gioco problematico e patologico. Promuovono inoltre reti sovraterritoriali con le ASL e con Prefettura, Questura e DIA per monitorare, prevenire, contrastare il gioco d’azzardo patologico”;
12. All’art 6, comma 2 proponiamo di inserire tra i soggetti anche i Comuni e i servizi specialistici monotematici;
13. All’art 10 proponiamo di integrare il comma 1 nel seguente modo: “Le ASL d’intesa con i Comuni e con il coinvolgimento delle associazioni di settore e di categoria, nonché delle associazioni scientifiche che perseguono fini di studio prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, predispongono attività formative dedicate al personale delle sale gioco.”
14. All’art 11 per rendere più efficace la sanzione si propone di inserire ai commi 1 e 3 la sospensione dell’autorizzazione da 7 a 30 giorni in caso di reiterazione.
15. All’art 13 al comma 3, in coerenza con quanto disposto con il precedente art 4, si propone di integrare il comma 3 nel seguente modo: “Alle spese per gli esercizi finanziari successivi si provvederà con il Fondo regionale lombardo (Art. 4, comma p) da prevedere nella legge di approvazione di bilancio dei singoli esercizi finanziari.”

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