Il Tribunale civile di Roma, con ordinanza del 7 Dicembre 2023, ha ribadito l’opportunità di attendere gli sviluppi del procedimento dinanzi al Consiglio di Stato avente ad oggetto la questione relativa alla tassa di Stabilità 2015. Il Consiglio di Stato, infatti, a seguito della pronuncia resa dalla Corte di Giustizia, dovrà stabilire se l’imposta sia legittima, o meno, proprio con riferimento a profili di incompatibilità comunitaria, come noto non esclusi dalla corte di Lussemburgo. In relazione a ciò, il Tribunale di Roma, in giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo azionato da un gestore, assistito dagli avvocati Marco Ripamonti e Carlo Lepore, accogliendo le richieste dei difensori stessi, ha soprasseduto ad ogni decisione e si è così espresso: “..Considerato che con provvedimento del 30.3.2022 il precedente assegnatario della causa ha ritenuto, pur non ravvisando i presupposti di sospensione del giudizio, la opportunità di attendere l’esito della decisione del Consiglio di Stato in ordine all’annullamento del Decreto della ADM del 15.1.2015; PQM rinvia, per il prosieguo, all’udienza del 18.4.2024, riservando all’esito ogni decisione“.

L’avv. Marco Ripamonti ha così commentato: “Decisione appropriata ed opportuna. La decisione del Consiglio di Stato, ove nella direzione della incompatibilità comunitaria della nota tassa di stabilità, innescherà non solo meccanismi di ripetizione di importi eventualmente già versati, ma sarà dirimente per i giudizio ancora pendenti.

Articolo precedenteBetby: crescita importante nel 2023, adesso l’obiettivo è espandersi ancora
Articolo successivoSuperEnalotto: 2023 anno da record per il gioco che da 26 anni fa sognare gli italiani