Giochi e concessione. La falsificazione di un modello F24 giustifica la decadenza della convenzione di concessione

 

(Jamma) Il semplice rinvio a giudizio del legale rappresentante pro tempore di una società concessionaria di gioco pubblico appare da sola sufficiente a giustificare l’adozione di un provvedimento di sospensione della concessione. Lo ha stabilità il Tribunale Amministrativo del Lazio. La circostanza che il reato (falsificazione di un modello F24) sia stato commesso a danno dell’Amministrazione stessa appare, di per sé, sufficiente per giustificare il venir meno del rapporto fiduciario (a cui si riferisce a convenzione di concessione). La circostanza che il legale rappresentante pro tempore della società abbia patteggiato la pena conferma la sussistenza del presupposto addotto dall’Amministrazione al momento dell’adozione del provvedimento impugnato, mentre nessun rilievo può assumere la circostanza che il soggetto attualmente non rivesta più l’incarico.

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