La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha decretato il passaggio del Campionato di Serie A Femminile al professionismo sportivo a partire dalla stagione sportiva 2022/2023.

In questo contesto la Federazione ha ritenuto di stilare le Linee guida per la commercializzazione dei diritti audiovisivi di Campionato femminile di Serie A, Coppa Italia e Supercoppa a partire dalla stagione sportiva 2024/2025

“L’Organizzatore della competizione ha sino a oggi concesso in licenza, sul mercato nazionale, i Diritti Audiovisivi tramite un’offerta di contenuti in chiaro (in particolare la diretta di una partita), da una parte, e un’offerta di contenuti a pagamento (in particolare, la diretta di tutte le partite), dall’altra parte. Tale impostazione è dettata dalla volontà di garantire alle società sportive non solo risorse economiche, ma anche la massima visibilità dei relativi contenuti, al fine di conseguire, attraverso la promozione di prodotti audiovisivi in chiaro, un incremento della popolarità del movimento e del relativo valore su tutto il territorio nazionale.

Con le presenti Linee Guida, l’Organizzatore della competizione intende verificare se il mercato nazionale sia in grado di confermare l’interesse o meno per una offerta di contenuti in chiaro e l’interesse per una offerta di contenuti a pagamento da parte degli operatori della comunicazione e degli intermediari indipendenti anche in modalità lineare e/o non lineare, come pure attraverso modalità innovative di comunicazione al pubblico.

Al fine di incrementare l’interesse verso le Competizioni da parte di mercati internazionali maggior-mente sensibili al prodotto del calcio femminile, l’Organizzatore della competizione intende intraprendere, anche sulla base della novella dell’art. 16 del Decreto Melandri, strategie di commercializzazione dei Diritti Audiovisivi (inclusi i diritti betting e altri diritti di natura internazionale) molto agili, pur sempre nel rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione, con il principale obiettivo di massimizzare i ricavi, nonché al fine di favorire la fruizione degli Eventi anche da parte delle comunità italiane all’estero. L’Organizzatore della competizione, ad ogni buon conto, non esclude la possibilità di concludere contratti di licenza con i singoli operatori che trasmettono nei singoli paesi o aree geografiche, come pure di procedere all’assegnazione dei diritti a uno o più intermediari, eventualmente anche attraverso procedure di confronto concorrenziale.

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