Scommesse, perquisizioni e sequestri nei centri di Campania, Piemonte, Lazio, Puglia e Calabria

Picierno (PD): Il gioco d’azzardo, nuovo business delle mafie
Online. A maggio sono stati 28,5 milioni gli italiani connessi alla rete

(Jamma) Circa cento perquisizioni e sequestri presso agenzie di gioco e punti di scommesse in Campania, Piemonte, Lazio, Puglia e Calabria sono stati effettuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, dello Scico e del Nucleo speciale frodi tecnologiche. La rete telematica illecita di scommesse, riconducibile al clan camorrista dei Casalesi, nell’ultimo biennio avrebbe gestito oltre 10 milioni di euro: ingenti guadagni per l’organizzazione criminale che era in grado di pagare somme di danaro anche oltre la normativa antiriciclaggio, senza lasciare traccia.

La rete telematica illecita in occasione della Confederation Cup ha registrato un enorme incremento di illecite scommesse. Dalle indagini è anche emerso che, al fine di aumentare ulteriormente i guadagni, i gestori del sistema all’esito del risultato simulavano, attraverso l’alterazione di giocate precedentemente effettuate, l’esistenza di un numero di vincitori superiore a quello reale, riducendo in tal modo la consistenza del montepremi visibile sulla rete e truffando gli scommettitori risultati vincenti.

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