Iacolino (Ppe): “Il match fixing si combatte con la collaborazione tra autorità pubbliche e federazioni sportive”

(Jamma) “Il fenomeno delle scommesse illegali su eventi sportivi e le partite ‘truccate’, il cosiddetto match fixing, vanno contrastati attraverso una cooperazione tra autorità pubbliche e federazioni sportive. Bisogna puntare sulla prevenzione di queste pratiche illecite che rappresentano una grave minaccia per l’integrità dello sport e un comodo sistema di riciclaggio di denaro per i gruppi criminali”. È quanto afferma l’europarlamentare del Ppe, Salvatore Iacolino, che oggi a Ginevra è intervenuto al convegno organizzato dall’Icss (International centre for sport security) e dalla Lega Pro dal titolo “Sport integrity: a right for youth”.

Iacolino – che al Parlamento europeo ha presentato un progetto pilota che mira a “ridurre la corruzione nello sport ed evitare che il gioco d’azzardo diventi fonte di reato” – esprime soddisfazione per “l’istituzione di un’unità speciale contro il match fixing annunciata dal Cio per le prossime edizioni dei giochi olimpici”. “Autorità pubbliche, forze di polizia degli Stati membri dell’Ue, federazioni sportive, bookmakers, enti di regolamentazione di gioco d’azzardo, club sportivi e atleti – sottolinea il parlamentare del Ppe – devono agire in sintonia per aumentare il livello di condivisione delle informazioni, vagliare movimenti sospetti nelle scommesse e individuare i responsabili dei reati”.

“Accanto alla prevenzione del rischio – conclude Iacolino – devono esserci anche sanzioni esemplari, come la radiazione, per gli atleti che infrangono la legge. Il Parlamento europeo ha pure previsto l’introduzione del reato di manipolazione sportiva quale deterrente alle scommesse illegali e al match fixing”.

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