Valdegamberi (Veneto): “Contro il gioco d’azzardo non servono proclami, ma leggi”

(Jamma) Per combattere la piaga del gioco d’azzardo non servono proclami, ma leggi. Lo ribadisce in una nota il consigliere regionale di Futuro Popolare, Stefano Valdegamberi, che sul tema già da tempo ha presentato una proposta di legge statale.
“Fa piacere – scrive il consigliere – vedere il Sindaco di Verona sul TG1 lanciare l’allarme sulla piaga del gioco d’azzardo e che, pur tardivamente, si sia accorto della pericolosità di questo fenomeno distruggi-famiglie e distruggi-portafogli e soprattutto di quanto sia stato sottovalutato dalla politica. Tutti i politici – ribadisce Valdegamberi – dicono che va combattuto, ma intanto un disegno di legge statale, da me predisposto già due anni fa, rimane lettera morta sia a Roma, sia a Venezia. Ci si preoccupa tanto della restituzione dell’Imu sulla prima casa, che corrisponde ad un valore complessivo di 4 miliardi di euro e non ci si preoccupa per nulla degli oltre 80 miliardi che gli italiani, soprattutto quelli che versano in situazioni di difficoltà, quest’anno buttano dalla finestra con il gioco d’azzardo. Pertanto, occorre fare non appelli, ma leggi. Quando più di un anno fa – ricorda – criticai la promozione mediatica che lo stesso Tosi faceva delle schedine del gioco ‘Win for Life’, organizzato dalla Sisal, venni subito messo a tacere. Grottesche furono allora le sue dichiarazioni, che tendevano a considerare il ‘Win for Life’ ed altri giochi simili, altra cosa rispetto al gioco d’azzardo. Perché ancora una volta non si usino i problemi al solo scopo propagandistico, dicendo un anno una cosa e l’anno successivo l’esatto contrario, invito lui, in rappresentanza del partito della Lega Nord e tutti gli altri rappresentanti di partito che siedono in Parlamento a passare dalle parole ai fatti, approvando da subito il disegno di legge statale contro il gioco d’azzardo, che da due anni sto sollecitando invano di farlo alle diverse forze politiche. Solo passando ai fatti possiamo insieme combattere questo fenomeno”.

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