“Quello che sta investendo il calcio italiano è un vero e proprio tsunami. Lo spettro delle scommesse, dopo gli scandali del 1980 e del 2011, torna ad aleggiare su questo mondo. Con modalità preoccupanti, come la visita degli agenti a Coverciano e lo stillicidio di nomi da parte di Fabrizio Corona, che tra poco, a quanto pare, ne svelerà un altro. E, al di là delle conseguenze sportive o penali, ci riporta a quella che è una emergenza sociale, spesso sottovalutata: la ludopatia”. Lo afferma la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, responsabile Sport del partito e vicepresidente della commissione Affari sociali e Sanità del Senato.

“La ludopatia è un demone che può portare intere famiglie alla rovina economica o all’isolamento sociale. E colpisce – aggiunge – senza distinzione di età, sesso e stato sociale: disoccupati, pensionati, lavoratori, perfino ragazzi ricchi e famosi. In questo caso, il fenomeno assume connotati ancora più preoccupanti, perché i calciatori sono modelli di riferimento per i giovani e rischiano di diventare diseducativi. E sappiamo che questo tipo di dipendenze colpisce in particolare proprio i giovani, ai quali dobbiamo proporre modelli sportivi positivi. E in Italia, per fortuna, sono la maggioranza”

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