“L’attuale modello di offerta e distribuzione dei giochi pubblici è stato sviluppato negli ultimi 20 anni con l’obiettivo primario di trasferire nel perimetro della legalità l’offerta illegale. Il settore è oggetto di una complessa disciplina che tira in ballo gli interessi finanziari dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico, in ragione di ciò è stato improntato un sistema normativo a doppio binario concessorio e autorizzatorio, caratterizzato dal dialogo con ADM. Serve una norma che veda una uncità e una organicità rispetto al Paese e alla competenza dello Stato. La sovrapposizione di carattere eterogeneo delle concessioni ha impedito e impedisce tuttora la celebrazione delle gare e questo è stato anche sottolineato dal Consiglio di Stato. Nella legge di bilancio 2023 sono state riallineate le scadenze delle concessioni fino ad ora prorogate, che dovrebbero arrivare al 31 dicembre 2024. Il riordino della rete fisica è imprescindibile affinchè si consegua compiutamente un percorso di riordino normativo del settore. Attualmente sono in corso i lavori al tavolo aperto tra il Mef e i rappresentanti delle regioni per individuare misure uniformi con riferimento alla materia delle distanze. Vanno trovati presupposti comuni su cui basare un’ipotetica intesa in sede di Conferenza Unificata. Andiamo così incontro alle esigenze di un settore fondamentale, che evidenzia come il regime di proroghe, sebbene abbia garantito la prosecuzione dell’attività, ha contribuito anche a generare un contesto caratterizzato dalla mancanza totale di programmazione. Bisogna sostenere il gioco legale, regolato dallo Stato, soprattutto per arginare il gioco illegale. Per milioni di italiani credo che il gioco sia puro e semplice divertimento, praticato in maniera responsabile, matura e consapevole. Servono regole uniformi e operatori professionalizzati, capaci di individuare il comportamento sentinella del fenomeno del gioco patologico. Sono convinta che questo Governo non lascerà una norma confusa dettata dagli enti locali e dalle regioni. Ci vuole una scelta di coraggio, lungimirante, che metta la parola fine a tanta confusione. La materia non va delegata a troppi enti, perchè sarebbe un’ulteriore perdita di tempo su un tema che deve essere attenzionato e definito”.

Lo ha detto Wanda Ferro (in foto), sottosegretario al Ministero dell’Interno, intervenendo al seminario pubblico “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio”, organizzato a Roma dall’Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con IGT.