“Con la legge N. 3/2017 il centro sinistra al governo regionale varò una legge per prevenire, contrastare e curare le dipendenze patologiche legate alla ludopatia. Ancora prima (2015) l’ANCI Marche aderiva alla campagna Mettiamoci in gioco finalizzata a sensibilizzare sui pericoli del gioco nelle sale slot e online, documento che venne approvato anche in molti consigli comunali. Ora, in sede di consiglio regionale, questa maggioranza ha cambiato specifici parametri e lo fa in una fase in cui ci sono famiglie in difficoltà o che ancora risentono della crisi dovuta al Covid. Ed è proprio nei periodo di crisi che si è più esposti a pericoli del genere”. Così in una nota il segretario provinciale del PD di Fermo, Luca Piermartiri.

Le principali modifiche introdotte con la proposta di legge d’iniziativa della Giunta, approvata a maggioranza, sono le seguenti: sale slot e videolottery con orario di chiusura ridotto da 12 ore al giorno a 6; distanza dai luoghi sensibili (scuole, banche, ospedali, ecc.) ridotta da 500 metri a 300 metri per i comuni sopra i 5mila abitanti e da 300metri a 200 per i comuni sotto i 5mila abitanti; sanatoria per quelle attività che hanno aperto con apparecchi da gioco dopo il 2017.

“Modifiche – continua Piermartiri – che andranno a peggiorare tutti quegli aspetti sociali che riguardano il gioco d’azzardo patologico e che, esattamente come avvenuto con la riorganizzazione sanitaria, vengono approvate in piena estate in modo da attirare meno attenzione possibile. Ha fatto bene il PD Marche a sottolineare gli aspetti negativi di questa decisione scellerata. Tanto più ora che l’eliminazione del Reddito di Cittadinanza, insieme ad una inflazione fuori controllo, innescherà una bomba sociale, facendo piombare numerose famiglie al di sotto della soglia di povertà e allargando ulteriormente la forbice tra chi ha poco o nulla e i redditi più alti. Ancora una volta la destra prende un strada molto chiara, cioè quella che porta a colpire i più deboli, giocando sulle loro fragilità e completamente sconnessa dalla realtà. Infatti, questa modifica normativa è un vero e proprio incentivo al gioco d’azzardo e in antitesi con il suo riconoscimento come dipendenza comportamentale; il 13 gennaio del 2017 sono stati aggiornati i livelli essenziali di assistenza includendo anche i trattamenti per la ludopatia. Oltre al danno economico anche la beffa per il rischio di un ulteriore appesantimento del nostro, già stremato, sistema sanitario”.

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