Sono in corso in Aula al Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal Ministro dei Rapporti con il Parlamento, a nome del Governo, sull’approvazione del ddl n. 878 di conversione del d-l n. 123 sulle misure urgenti di contrasto al disagio giovanile e alla criminalità minorile, nel testo approvato dalle Commissioni riunite 1a e 2a. Nel testo in qustione, all’articolo 13, si legge: (…) b) dispositivi di comunicazione elettronica, di seguito « dispositivi »: smartphone, computer, tablet e, ove compatibili, consolle di videogiochi, e altri possibili oggetti connessi che consentano l’accesso ai browser come televisioni, orologi, assistenti vocali, sistemi di domotica e di « Internet delle cose »;”.

“Nel corso del lavoro delle 1ª e 2ª Commissioni riunite, sono stati approvati ulteriori emendamenti, che quindi integrano il testo del decreto-legge: ad esempio, in relazione alla realizzazione e alla riqualificazione di infrastrutture culturali; in relazione ad iniziative ed interventi urgenti in favore dei giovani; in relazione all’abolizione del limite numerico minimo degli alunni per le classi nelle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno. Questo è un emendamento molto importante, di cui hanno parlato già le agenzie di stampa, ed è anche importante sottolineare che si tratta di un emendamento di iniziativa sia della maggioranza, a prima firma della senatrice Bucalo, che delle opposizioni, a prima firma del senatore Scalfarotto. È poi importante anche l’emendamento del Governo in materia di vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, con sanzioni più rilevanti a carico dei genitori che non curano l’obbligo scolastico dei figli. Un altro emendamento, pure bipartisan, di maggioranza e opposizione, contiene disposizioni per la verifica della maggiore età per l’accesso ai siti pornografici. Di questo abbiamo discusso molto ed è stato un tema molto approfondito nel corso dell’esame di questo decreto-legge. Ciò a dimostrazione di quanta sensibilità ci sia nel ragionare sulle misure che dobbiamo adottare per proteggere di più i nostri giovani: non soltanto, ovviamente, dalla pornografia – che rischia di avvelenare fin dalla giovanissima età la concezione e l’idea di amore e di rapporto sentimentale, che invece devono maturare in un giovane, soprattutto in un adolescente, in modo corretto e sano – ma anche dalla ludopatia, dall’abuso di alcol e dall’incitazione alla violenza. Sappiamo, infatti, quanto siano esposti i nostri giovani e quanto siano fragili”. Lo ha detto il senatore Alberto Balboni (FdI), relatore, intervenendo in Aula durante la discussione sul Decreto Caivano (decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale).

In seguito ha preso parola il senatore Walter Verini (PD-IDP): “Questo provvedimento interviene male a valle di gigantesche cause; intervenire a monte significa anche per noi colpire davvero la criminalità organizzata. Significa per esempio non aumentare la circolazione del contante che rischia di favorire il riciclaggio di denaro sporco. Significa non dare segnali di perdono e condono a chi non rispetta le regole, come gli evasori fiscali. Vuol dire non smantellare i controlli negli appalti con il rischio di favorire con i subappalti l’insicurezza sul lavoro, la penetrazione delle mafie nell’economia, a proposito di lotta alle mafie. Vuol dire combattere con determinazione il gioco d’azzardo, le enormi illegalità che l’organizzano. Vuol dire, infine, combattere davvero le organizzazioni che stanno dietro il narcotraffico, non mirando ai piccoli spacciatori che spesso spacciano perché tossicodipendenti, che dovrebbero essere curati e non sbattuti in galera. Ecco, un’occasione perduta. Avete scelto ancora una volta la strada non della serietà degli interventi, della condivisione, ma quella della ricerca del consenso e della propaganda. Un’occasione perduta per voi, ma soprattutto per il Paese”.

“Da decreto-legge Caivano a decreto-legge salva calcio, il passo è stato brevissimo. La maggioranza ha pensato bene di trovare un viatico normativo per inserire norme a favore di soggetti che sperperano milioni di euro in scommesse sportive rispetto a un decreto nato, almeno nelle intenzioni, per essere a favore di chi realmente vive in condizioni di degrado. Una vergogna!”, ha aggiunto Ada Lopreiato (M5S).

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