(Jamma) “Abbiamo verificato come nel corso degli anni hanno preso sempre più parte, all’interno della finanza pubblica, i proventi derivanti dal gioco d’azzardo (in questo senso, con un crescente che, addirittura, è arrivato al 450 per cento nel corso degli ultimi otto anni)” ha detto intervenendo in Senato il senatore della Lega Candiani. “Oggi si parla sostanzialmente, signor presidente Letta, di un fatturato di ben 76 miliardi di euro, con proventi che derivano allo Stato fino a 14 miliardi di euro.
È chiaro che siamo in una situazione di economia in crisi, con famiglie in crisi e, quindi, con finanze familiari in crisi, e ci poniamo una domanda: fino a che punto può essere accettato, anche dal punto di vista proprio morale, che parte dei soldi che servono per dare alla finanza pubblica stabilità derivino da un provento così difficile da giustificare appunto, dal punto di vista morale ed anche economico come il gioco d’azzardo? Noi crediamo che, in questo senso, ci debba essere sicuramente un’attenzione da parte del Governo e ci interessa anche comprendere quali sono le filosofie che ci saranno nella finanza pubblica nei prossimi anni, tenendo conto, tra l’altro, che si parla anche di proventi che derivano da una situazione tutt’altro che definita.
Il gioco d’azzardo, in effetti, è per una parte emersa e per una gran parte sommersa. Questa parte, sommersa come l’evasione fiscale, ma in maniera ancora più nefasta, ci preoccupa altrettanto. Sappiamo che il tema è particolarmente diffuso tra tutte le parti politiche. In questo senso, credo ci possano essere anche delle attenzioni che superano gli steccati ideologici.
Occorre avere attenzione soprattutto su un aspetto: quello delle slot machine, che sono molto diffuse all’interno delle nostre città e nei nostri Paesi, ed entrano in maniera subdola anche nelle tasche delle persone. Credo che, in questo senso, sapere dal Governo qual è la sua opinione in merito sarebbe una cosa importante per tutti i cittadini.”
