Riportiamo di seguito l’ordine del giorno alla Delega fiscale a prima firma Quartini (M5S), inerente l’adozione di misure tecniche e normative finalizzate a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo e il gioco d’azzardo minorile, che durante l’esame di ieri in Aula alla Camera ha ottenuto parere favorevole:

La Camera, premesso che: l’articolo 13, contenente i principi e i criteri direttivi in materia di giochi, conferma il sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio e reca inoltre i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, con specifico riguardo, tra l’altro, alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari, alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nella organizzazione ed esercizio dei giochi, al prelievo erariale, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, alle regole di rilascio delle licenze, alla disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi, alla qualificazione e alla responsabilità degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento; nel corso dell’esame in sede referente sono stati introdotti due principi di delega: il primo volto a prevedere l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili; il secondo contenente la previsione dell’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione; considerato che: 1,5 milioni di famiglie sono coinvolte nel disturbo da gioco d’azzardo grave,
coinvolgendo spesso intere comunità e facendo del nostro Paese il primo in Europa per gioco d’azzardo (il quarto nel mondo); la raccolta dal gioco d’azzardo ha toccato il record nel 2019, con 110 miliardi; dopo la flessione avutasi nel 2021 in conseguenza della pandemia, nel 2022 è stato superato il livello del 2019, con un valore stimato fra i 130 e 140 miliardi; recentissimi studi denunciano la ripresa del gioco d’azzardo soprattutto fra i minori. Il fenomeno porta a prevedere, negli anni immediatamente a venire, una recrudescenza dei fenomeni sociali di patologia e disagio tra adulti, giovani e minorenni; sul piano costituzionale e ordinamentale, i principi di tutela della salute, della famiglia, del risparmio e della sicurezza debbono intendersi sovraordinati all’interesse erariale, come in più occasioni evidenziato dalla Corte costituzionale; con la deliberazione del 30 dicembre 2021, n. 23, n. 2021/G, la Corte dei conti ha evidenziato l’utilità di preservare quelle norme a carattere dissuasivo che prescrivono, ad esempio, il divieto assoluto di pubblicità e forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco, la cui osservanza potrebbe anche essere resa più stringente, raccomandando altresì di assicurare l’equilibrato bilanciamento tra obiettivi di natura contabile e finanziaria e gli obiettivi connessi alla tutela dei consumatori del gioco d’azzardo per prevenire la diffusione della patologia ad esso connessa (anche mediante il dimensionamento dell’offerta, la definizione di distanze minime tra le sale da gioco e di queste ultime rispetto ai luoghi sensibili, la regolamentazione di verifiche periodiche dei requisiti dei concessionari, l’avvio di iniziative ad hoc di informazione e formazione, tese a prevenire il disturbo da gioco d’azzardo, l’osservanza della disciplina relativa alle forme di avvertimento del rischio di dipendenza da gioco d’azzardo e al divieto assoluto di pubblicità) nonché rafforzando, al contempo, l’azione nelle diverse tipologie di controllo finalizzate alla tutela della legalità; secondo le risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del 2 dicembre 2022, le famiglie sono la prima vittima del gioco d’azzardo, e in particolare lo sono i soggetti fragili (minori, anziani, persone con disabilità…) che ad oggi non trovano ancora specifiche risorse di aiuto nel sistema dei servizi. Secondo gli esperti dell’Osservatorio « un’area da includere nell’adeguamento delle Linee d’azione riguarda lo specifico ambito di presa in carico terapeutica, sociale e finanziaria dei prossimi, in particolare dei familiari, che sono gravemente impattati dal comportamento di gioco d’azzardo disturbato di un congiunto, sebbene per via indiretta. La ricerca mostra infatti come la perdita in qualità della vita e benessere di questo gruppo di persone sia rilevante, assuma una valenza traumatica, generi costi individuali e sociali particolarmente ingenti e necessiti pertanto di interventi appropriati e specialistici di presa in carico loro destinati, al di là della cura rivolta ai giocatori eccessivi loro prossimi », impegna il Governo ad adottare misure tecniche e normative finalizzate a garantire una piena tutela della salute, a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo (D.G.A.) ed il gioco d’azzardo minorile dando piena attuazione alla deliberazione della Corte dei conti del 30 dicembre 2021, n. 23, n. 2021/G, e alle risultanze di cui alla relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del 2 dicembre 2022.

9/1038-A/34. Quartini, Fenu, Lovecchio, Alifano, Raffa (M5S)

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