La nuova normativa che limita la pubblicità al gioco d’azzardo online ha innescato i suoi primi effetti. Nel 2022 l’investimento pubblicitario del gioco d’azzardo digitale è stato di 134 milioni di euro. E’ il 35% in meno rispetto al 2021 ed è il dato più basso dal 2017, secondo i dati forniti dal Ministero dei consumi.

Dalla metà del 2021, i bookmaker online possono trasmettere pubblicità solo nelle prime ore del mattino dall’1 alle 5 del mattino ed è vietato contrattualizzare celebrità per le campagne. Questa norma – bocciata dal settore del gioco e anche dalla pubblicità – ha fatto svanire in un solo anno 70 milioni di euro di investimenti pubblicitari. Nel 2022, infatti, si è interrotto un trand di quattro anni consecutivi di crescita degli investimenti pubblicitari da parte dei bookmaker.

A parte la pubblicità, i contratti di sponsorizzazione hanno praticamente cessato di esistere nel settore dei giochi online. Se nel 2021 le aziende specializzate hanno destinato 20 milioni di euro a questo strumento di marketing, lo scorso anno era già stato ridotto a 3 milioni di euro. La nuova legge che regola il gioco d’azzardo vieta completamente la sponsorizzazione sportiva da parte delle case di scommesse online, che è terminata, ad esempio, con la sponsorizzazione delle squadre di calcio.

Sommando tutte le azioni di marketing utilizzate dai bookmaker (pubblicità, sponsorizzazioni, promozioni, affiliazioni…), il settore ha destinato in totale 372 milioni di euro nel 2022, il 19% in meno.

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