L’Agenzia delle Entrate, con risoluzione n.72 del 20 dicembre 2023 istituisce i codici tributo per la riscossione, tramite il modello “F24 Accise”, delle sanzioni e degli interessi, per il ritardato versamento delle somme dovute per il gioco del Bingo a distanza di cui all’articolo 1, comma 945, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.

Il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 luglio 2003 consente la riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, incluse quelle a titolo di sanzione, di pertinenza dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (ora Agenzia delle Dogane e Monopoli), con le modalità stabilite dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. L’articolo 1, comma 945, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, dispone, tra l’altro, che al gioco del Bingo a distanza si applica l’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504. L’art. 31, comma 2, del decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, stabilisce che “L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nell’ambito dell’attività ordinaria di controllo dei pagamenti da parte dei soggetti obbligati, procede a diffidare coloro che risultino inadempienti, in tutto o in parte, al versamento di quanto dovuto a titolo di imposta unica oltre a sanzioni ed interessi entro trenta giorni”.

Con la risoluzione n. 117/E del 21 dicembre 2016, sono stati istituiti, tra l’altro, i codici tributo per il versamento, mediante il modello “F24 Accise”, dell’imposta unica sul Bingo a distanza. Al riguardo, al fine di consentire la riscossione delle sanzioni e degli interessi per il ritardato versamento della citata imposta unica di cui all’articolo 1, comma 945, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha chiesto l’istituzione dei relativi codici tributo.

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