Macao. Nel 2012 il reddito annuo generato dal gioco segna un +13,5%

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(Jamma) Con una crescita del PIL del 9,9% in termini reali (contro la forte crescita del 21,9% del 2011), nel 2012 l’economia di Macao ha subito un rallentamento notevole. Tra i motivi, la crescita meno sostenuta delle esportazioni di servizi per il gioco d’azzardo e della spesa dei visitatori, associata a una crescita relativamente debole dell’economia cinese. Ciò nonostante nel 2012 Macao ha mantenuto la posizione di principale mercato mondiale del gioco d’azzardo, posizione che detiene dal 2006. A confermarlo i dati presentati la scorsa settimana a Bruxelles nella consueta relazione annuale della regione amministrativa speciale (RAS). Il reddito annuo generato dal gioco d’azzardo è aumentato del 13,5% e ha raggiunto la cifra record di 304 miliardi di patacas (29,6 miliardi di EUR).

L’industria del gioco d’azzardo, che contribuisce a oltre il 40% del PIL (contro il 30% di dieci anni fa), è sempre più il pilastro economico di Macao. Il settore nello specifico occupa il 23% della forza lavoro totale ma se si considera anche l’indotto la percentuale supera il 70%.
Nel 2012 l’imposta sul gioco d’azzardo ha contribuito all’83% del gettito fiscale.
La diversificazione economica rispetto al gioco d’azzardo rimane comunque l’obiettivo dichiarato del governo, che ha preso una serie di misure per sviluppare altri comparti. Per controbilanciare la rapida crescita dell’industria dei casinò il governo ha continuato a attuare diverse misure di controllo, limitando ad esempio il numero di tavoli da gioco a 5.500 fino al 2013 e contenendone l’aumento medio annuo entro il 3% nei prossimi dieci anni. Alla fine del 2012 i tavoli da gioco in funzione erano 5 485. Per evitare che i giovani si dedichino al gioco d’azzardo, da novembre 2012 l’età minima di accesso ai casinò è passata da 18 a 21 anni.

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