Codere, tra ipotesi di acquisizione di Bplus e rinnovo credito per 60 milioni di euro

 

 

(Jamma) Codere, multinazionale del gioco, sta lavorando in questi giorni ad una operazione di rifinanziamento di una linea di credito triennale del valore di 60 milioni di euro. Si tratta di un credito garantito da Barclays, Credit Suisse e BBVA, la cui scadenza è prevista per il 15 giugno prossimo e da cui dipendono molte delle decisioni future che il gruppo intenderà intraprendere. Secondo fonti interne al Gruppo che ha sede in Spagna sarebbero state valutate diverse opzioni che garantirebbero il credito . Il 28 febbraio scorso, in occasione della presentazione dei risultati annuali, Ricardo Moreno, CFO di Codere, ha rivelato che tra le alternative che la società sta valutando, oltre al rifinanziamento, ci sarebbe la ricerca di nuovi finanziatori in Messico e la rinegoziazione contrattuale con due principali fornitori di slot. Prima dell’estate la società dovrà valutare anche il rinnovo di un altro credito per un totale di 30 milioni di euro che sono stati utilizzati nel 2012 per acquisire nuove licenze di gioco nella provincia di Buenos Aires. Alla fine del 2012 la società guidata da José Antonio Martinez Sampedro contava 56.474 macchine da gioco, 186 sale da gioco, 1379 punti scommesse e oltre 20.000 dipendenti.

In Italia la società è titolare di concessioni per il gioco online, di scommesse e di rete per la connessione degli apparecchi da intrattenimento. Dal marzo scorso si parla di un interessamento di Codere all’acquisizione di Bplus. Le trattative con Codere sarebbero in fase avanzata, ma l’accordo non sembrerebbe essere stato concluso. A pesare sulla decisione ci sarebbe il nodo del prezzo di vendita dell’azienda (circa 800 milioni di valutazione sulla base di un margine operativo lordo di un centinaio di milioni) e quello, ancora più complesso, della multa comminata dalla Corte dei Conti. Dopo una battaglia legale durata quasi 5 anni, la Corte ha infatti condannato dieci concessionari del gioco a pagare penali per 2,5 miliardi per i loro disservizi del periodo 2004-2006. Alla BPlus è stata data la multa più sostanziosa: circa 600-800 milioni. Infine per andare a buon fine, la trattativa ha bisogno del via libera da parte dei Monopoli di Stato.
L’ipotesi Codere resta la più probabile, ma non sarebbe l’unica. Anche qualche fondo d’investimento avrebbe mostrato interesse per BPlus.

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