Novara. Condannato a sei mesi tabaccaio che manometteva i grattini

(Jamma) La febbre del gioco ha ‘colpito’ un commesso di una tabaccheria dell’Ovest Ticino, nel Novarese, a tal punto da finire a processo con le accuse di falsità materiale e truffa.

L’uomo, un trentenne, processato con rito abbreviato in Tribunale a Novara è stato condannato a sei mesi, pena sospesa (il pm aveva chiesto, invece, 8 mesi). Il giovane, forse attirato dalle vincite fornite dai “Gratta e vinci”, aveva ideato uno stratagemma per guadagnarne qualcosa. A quanto pare aveva provato un paio di volte e, quindi, era andato avanti, sino a che non si era imbattuto in due clienti, che, accorgendosi di qualcosa che non andava, hanno fatto partire i controlli.

In sostanza il 30enne grattava i biglietti che doveva porre in vendita, ma lo faceva solo per un pezzettino, quello che ricopriva solo tre cifre della serie. Poi inseriva il biglietto nell’apparecchiatura on line in grado di verificare se quella serie appartenesse a serie vincenti. Se il controllo dava ‘frutto’, finiva il lavoro, grattando via tutta la striscia e andando a incassare il premio. Se, viceversa, il biglietto non era tra quelli vincenti, lo rimetteva tra quelli da vendere.

Tutto è filato liscio sino a quando alcuni clienti, comprando i biglietti, non si sono accorti che alcuni numeri erano già stati visualizzati. Immediata, la denuncia, che lunedì ha portato il giovane sul banco degli imputati. Il difensore dell’uomo aveva chiesto l’assoluzione. Il giovane pare avesse trovato biglietti con vincite da pochi euro.

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