Serpelloni ( DPA) al convegno Codacons: “Al via interventi concreti per arginare gioco patologico”

Help consumatori, convegno Codacons: ludopatia quasi un’epidemia

 

Boldrini: “Ludopatia è una piaga sociale, lavorare su informazione e prevenzione”

 

Lorenzin (min. Salute): “La ludopatia è questione sociale gravissima”

 

 D’Alia (ministro P.A.): “Possibile agire in modo ancora più incisivo contro la ludopatia”

 

Temporin (Univ. Cattolica Brescia): “L’85% dei giocatori perde 40 euro al giorno”

 

Massimo Cannavicchi al convegno Codacons: “Maschio, di basso livello sociale e giovane, questo l’identikit del giocatore”

 

 

(Jamma) ” I nostri dati aggiornati al 2013 mostrano la serietà del problema e infatti il DPA lo sta affrontando con uno specifico progetto GAP in collaborazione con 14 regioni italiane. Con i rappresentanti di Confindustria del settore intrattenimento, del Codacons e dei ricercatori nell’ambito dei sistemi d’intelligenza artificiale (per individuare precocemente comportamenti di gioco patologico, montandoli a bordo delle slot- machine), stiamo concordando la stesura di un protocollo di sperimentazione (che dovrà essere eseguita entro pochi mesi) per poter installare tali software in grado di avvisare i giocatori dei rischi in caso di gioco eccessivo”. E’ quanto ha detto Giovanni Serpelloni, a capo del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA) che dipende dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso del convegno organizzato dal Codacons. “La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di persone, di cui il 54% sarebbero giocatori d’azzardo. La stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dall’1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%. Secondo quanto evidenziato da Serpelloni è opportuno che azioni di prevenzione del gioco d’azzardo vengano realizzate sicuramente nell’ambito della pubblicità, ma anche a livello ambientale, rivolgendosi a tutti i soggetti, le amministrazioni, gli ambienti coinvolti nei processi di prevenzione, creando una coerenza comunicativa e di comportamento preventivo anti gioco d’azzardo in tutti gli ambienti che l’individuo frequenta e in cui vive. Per fare ciò, sono state individuate una serie di misure, di efficacia dimostrata, che contribuiscono a prevenire l’inizio del comportamento di gioco d’azzardo e a disincentivare il passaggio da gioco d’azzardo ricreativo a gioco d’azzardo patologico:

    1. E’ necessario concentrare l’attenzione della regolamentazione sulle slot-machine e il gioco on line (che mostrano un’alta prevalenza di utilizzo e di sviluppo di dipendenza) per ridurne la diffusione e l’accessibilità.

    2. E’ opportuno controllare attivamente e non permettere l’accesso a qualsiasi forma di gioco d’azzardo alle persone minorenni e ai soggetti vulnerabili (per i minori, il divieto è stato già previsto dalla Legge finanziaria 2011). A tal fine, ad esempio, è possibile impostare dei controlli elettronici automatici nelle slot-machine mediante l’inserimento della tessera sanitaria del giocatore prima dell’inizio del gioco al fine di verificarne l’età.

    3. Ridurre il numero di sedi sul territorio dove poter giocare d’azzardo per limitarne la probabilità e la facilità di accesso.

    4. Dislocare le suddette sedi sempre lontano da scuole o luoghi di raduno giovanile.

    5. Evitare la diffusione generalizzata delle slot-machine, circoscrivendole solamente ad alcune specifiche sedi di gioco.

    6. Aumentare il costo delle singole giocate.

    7. Attivare campagne di prevenzione nelle scuole per fornire agli studenti (inizio più efficace da 6 –8 anni con linguaggio idoneo) e ai genitori messaggi precoci su: segni e sintomi “sentinella”di esistenza del problema; modalità per affrontare precocemente il problema; rischio per la salute mentale, fisica e sociale; consapevolezza delle vere probabilità di vincita; informazioni sui servizi cui rivolgersi in caso di problemi già esistenti (per giovani con più di 15 anni).

    8. Attivare azioni di prevenzione selettiva orientate alla diagnosi precoce dei fattori di rischio in giovanissima età (disturbi comportamentali, del controllo degli impulsi, della gratificazione e della motivazione, ecc.) e dei comportamenti di gioco problematico.

    9. Realizzare campagne informative per i genitori e gli insegnanti affinché monitorizzino i figli/studenti anche relativamente alle proprie spese sia con denaro contante, sia con carte di credito (utilizzate per il gioco su internet).

    10. Stampare supporti cartacei ed elettronici relativi a tutte le forme di gioco d’azzardo circa le reali probabilità di vincita e l’elenco dei possibili effetti collaterali (al pari delle sigarette).

    11. Prevedere campagne specifiche per gli anziani da divulgare nei luoghi in cui essi si ritrovano frequentemente.

    12. Prevedere la realizzazione di campagne informative nazionali e periodiche sulle reti tv e radio (come per il fumo).

 

“A tal proposito , è utile evidenziare che le campagne pubblicitarie del cosiddetto “gioco responsabile o consapevole” non si sono dimostrate efficaci in termini di prevenzione del gioco d’azzardo. In particolare, per gli adolescenti va segnalato che si sono dimostrati più efficaci programmi sulla salute che includono tutti i comportamenti a rischio (ad esempio droga, il consumo di tabacco, alcol e comportamento sessuale a rischio)”.

Matteo Temporin “Il GR System contro i rischi del gioco patologico”

Rienzi (Codacons): “Su gioco d’azzardo patologico Mef e Amministrazione Monopoli inadempienti”

Rienzi (Codacons) : “Un giocatore su quattro è patologico”

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