Dopo la formazione per i docenti che ha visto protagonista Alberto Pellai

“Lunedì 6 novembre 2023 hanno preso il via gli incontri di formazione per affrontare il problema del gioco d’azzardo sul nostro territorio, in linea con quanto previsto dal Patto di comunità sottoscritto lo scorso 20 maggio da una sessantina di realtà locali, scuole comprese. L’assessorato alla Legalità guidato da Nicola Violante sta collaborando con gli istituti comprensivi e gli istituti superiori della città per raggiungere ragazzi e famiglie, d’intesa con l’assessorato alla Scuola che fa capo a Paolo Bianchi. Un primo step si è svolto a Villa Burba con lo psicoterapeuta Alberto Pellai, che si è rivolto a un centinaio di docenti delle scuole locali”. E’ quanto scrive il Comune di Rho (MI) in una nota.

“Il 15 novembre 2023, alle ore 21.00, è previsto un incontro online rivolto ai genitori, che potranno seguirlo da remoto: il dottor Renato Durello e la dott.ssa Chiara Tenconi illustreranno i problemi legati al gioco d’azzardo patologico, che coinvolge anche i ragazzini in particolare per i videogiochi che richiedono pagamenti online per raggiungere livelli di gioco superiori. Sistemi cui i ragazzi possono facilmente accedere attraverso un semplice smartphone”, prosegue la nota.

Per seguire l’incontro basta accedere al canale YouTube del Comune di Rho:

COMUNE DI RHO – COMUNICAZIONE – YouTube – Stream

Al termine dell’evento, il video sarà in ogni caso accessibile tramite il seguente percorso:

COMUNE DI RHO – COMUNICAZIONE – YouTube – Canale

Per interagire con i relatori, durante la diretta streaming, sarà possibile scrivere messaggi e domande attraverso la chat.

“Stiamo scrivendo un manuale di procedure sulla pelle dei nostri figli
– ha detto Alberto Pellai ai docenti lunedì 6 novembre –. Giocare è una delle cose più importanti nelle fasi della crescita. Se un preadolescente vive un tempo di gioco nella sua giornata, questo è un fattore di protezione, genera equilibrio corpo-mente, ma questo dovrebbe avvenire possibilmente fuori da casa e in modo fisicamente attivo. Oggi i ragazzi guardano al mondo esterno come qualcosa di spaventevole, rassicura di più la camera da cui accedere online al mondo interno. E’ la loro comfort zone. Ma questo impedisce di vivere le reali emozioni legate a relazioni e incontri. Mi ritrovo in studio genitori disperati. Penso alla mamma di un bimbo di 10 anni che alle 3 di notte si sveglia per giocare a un famoso videogioco: non dorme, non riposa, si affida a questo videogioco che può diventare come una cocaina digitale nella vita di soggetti in età evolutiva. Penso al papà di un 13enne che ha svuotato di 2.700 euro la carta di credito del genitore, illuso dalla pubblicità di un gioco che prometteva continui bonus da 50 euro cui non ha mai avuto accesso e per raggiungere i quali continuava a scommettere. Inserire il denaro nella dimensione del gioco rovina l’esperienza positiva e crea dipendenza, oltre a far perdere la percezione del limite temporale”.

Pellai ha ricostruito le fasi di crescita del cervello umano dai 3 ai vent’anni, l’età adulta. E ha precisato: “Oggi la crescita è vista nel nostro mondo come territorio che genera profitto al mondo adulto, non come territorio da custodire, perché portatore di diritti che impongono doveri agli adulti. I bambini diventano soggetti da spremere per ottenere ricchezza. E’ la filosofia del gatto e della volpe di Pinocchio. Educare è, invece, fare attenzione al percorso di crescita e di apprendimento. E’ come se tutti vedessimo bambini di dieci anni guidare in autostrada, senza fare nulla. Stiamo lasciando che qualcuno giochi con la fragilità dei più piccoli. E i genitori non sanno che fare. Come adulti siamo chiamati a costruire modalità e luoghi in cui allenarsi alla vita, dovremmo avere un progetto collettivo come comunità educante. Il concetto di limite andrebbe valorizzato per favorire la consapevolezza di rischi e pericoli cui si va incontro”.

“Pellai ci ha ricordato la responsabilità che abbiamo come adulti nei confronti delle nuove generazioni – commenta infine l’assessore Nicola Violante –. Per questo abbiamo deciso di puntare su questa formazione che ha coinvolto i docenti, che coinvolgerà i genitori e che raggiungerà i ragazzi con la psicoterapeuta Chiara Tenconi il prossimo 27 novembre e il primo dicembre. Le adesioni di molte classi ci confortano. Siamo sulla strada giusta e continueremo su questo percorso per tendere la mano a chi già si trova in situazioni di dipendenza, senza nemmeno rendersi conto dei pericoli che corre”.

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