Il gioco on line รจ veramente in crisi? Intanto cresce la raccolta da remoto dei CTD

(Jamma) – Il primo semestre 2013 si chiude con risultati tutt’altro che esaltanti per il gioco on line. La raccolta registrata in questo periodo ha segnato un calo del 2% rispetto allo scorso anno ed รจ in controtendenza rispetto alla percentuale di diffusione dei dati di accesso a Internet. Si puรฒ affermare che per il gamingย quello da remoto รจ un mercato maturo?

Si deve parlare giร  di crisi, a distanza di pochi mesi dal debutto di questa offerta?


L’osservazione dei dati disponibili non รจ incoraggiante. Forse i giochi proposti non sono cosรฌ innovativi, probabilmente soffrono del fenomeno della cannibalizzazione come accaduto con il poker cash nei confronti del poker a torneo.

 

Ma la slot da remoto รจ estremamente piรน performante di quella offerta negli esercizi pubblici e questo vale anche per il bingo, tutti giochi che rispetto all’offerta fisica sono soggetti a tasse irrisorie.

 

Cosรฌ รจ facile comprendere la preoccupazione in merito all’introduzione delle scommesse in modalitร  exchange. Secondo la normativa le scommesse on line saranno tassate del 20% sul profitto a differenza dei bookmakers nei betshop per cui รจ prevista una imposta sulla raccolta lorda.

 

Gli operatori non fanno salti di gioia, comunque. Le ragioni sono da ricercare ancora una volta nella contingenza economica? Forse. C’รจ anche da considerare, perรฒ, la scarsa esperienza in questo settore o l’approssimazione con la quale sono state prese decisioni importanti sulla scelta dei programmi e dei partner nel proporre l’offerta.
Gtech (Lottomatica), ad esempio, ha rinnovato ultimamente la modalitร  di offerta del poker e ne sta pagando le conseguenze. รˆ, infatti, oggetto di forti critiche da parte dei giocatori che da questa primavera non fanno altro che lamentarsi sui forum on line della cattiva gestione del gioco. Cosรฌ, se anche il numero dei giocatori cresce รจ evidente che la loro capacitร  di spesa puรฒ spostarsi da una offerta all’altra. E in rete la concorrenza รจ tanta, moltissima quella in difetto di concessione.

 

La distribuzione e l’offerta dei dot-it รจ indubbiamente inferiore rispetto a quella dei dot-com, anche nonostante l’attivitร  di contrasto messa in atto da AAMS e SOGEI.ย Sicuramente non รจ nemmeno paragonabile al rapporto di presenza che c’รจ sul territorio tra CTD e punti di gioco pubblico. Eppure i CTD riescono a catturare una importante quota del mercato fisico.
In proposito lascia molto da pensare il fatto che alcuni fornitori degli operatori dot-it siano in affari con i CTD italiani. NETENT, ad esempio, รจ fornitore dei siti betuniq.com, betpassion.com, bet1128.com, e altri.

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