Il Tribunale di Roma, accogliendo una istanza presentata dall’associazione CODACONS assieme ad Articolo 32, ente specializzato nella tutela del diritto alla salute, ha ordinato alla Procura della Repubblica di Roma di svolgere indagini approfondite circa le omissioni dello Stato e delle istituzioni preposte in tema di contrasto alla dipendenza da gioco.
Nello specifico attraverso una serie di esposti Codacons e Articolo 32 avevano denunciato il proliferare delle sale slot sul territorio italiano e i relativi riflessi sulla salute dei cittadini, che sempre più numerosi
sviluppano forme di dipendenza dal gioco, chiedendo di accertare le relative responsabilità in capo alla P.A. che ha l’obbligo di prevenire e reprimere condotte illecite e tutelare la salute della popolazione. La Procura di Roma, non avendo riscontrato elementi utili a configurare ipotesi di reato, aveva chiesto l’archiviazione delle indagini, ma il Gip di Roma, Francesco Patrone, accogliendo l’opposizione presentata dal Codacons, ha imposto alla Procura di disporre nuove indagini, ritenendo che con riferimento al fenomeno relativo alla dipendenza da gioco d’azzardo gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari devono ritenersi incompleti, avendo il PM delegato indagini che non risultano eseguite .In relazione a tale aspetto è dunque necessario respingere la richiesta di archiviazione e restituire il fascicolo al PM affinché insista per lo svolgimento delle indagini svolte solo parzialmente.
Intanto il Ministero dell’economia ha escluso proprio il Codacons, associazione più attiva in Italia sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo, dall’Osservatorio sulla ludopatia, esclusione sulla quale ora dovrà pronunciarsi a breve il Tar del Lazio.

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