Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un operatore di gioco a cui è stato negato il rilascio della autorizzazione per l’apertura di una sala scommesse in considerazione della presenza di uno studio medio a distanza inferiore rispetto a quella prevista per i luoghi sensibili.

Per l’appellante gli studi medici non rientrerebbero nella classificazione di luoghi sensibili, atteso che non sono studi privati accreditati “né strutture presenti in pubblici elenchi accessibili al pubblico, ma luoghi nell’ambito dei quali il medico esercita individualmente l’attività medica e non sotto forma di attività organizzata o sotto forma di società o associazione, consistendo in appartamenti o locali privati di ordinarie dimensioni all’interno dei quali viene prestata una attività di assistenza specialistica di base”.

Secondo il CDS gli studi medici rispetto ai quali è stata negata l’autorizzazione non rientrerebbero nella definizione di struttura sanitaria prevista dalla legge regionale, dovendosi attribuire a tale espressione il significato di un complesso di elementi, organizzati funzionalmente, dotati di un particolare spazio fisico predisposto, articolato e significativamente ricettivo.

Il diniego impugnato risulta illegittimo, in quanto il Questore ha respinto la richiesta con atto che risulta sproporzionato rispetto agli obiettivi che la legge impone all’Autorità procedente, secondo la ratio complessiva di tutto l’impianto normativo nazionale e regionale in materia, rispetto al quale, pur nella diversità dei contenuti degli strumenti legislativi via via emanati dalle Regioni , il fattor comune è costituito dell’esigenza di protezione delle categorie più fragili della società.

In questo quadro di riferimento, deve essere condiviso il rilievo dato alle difficoltà da lui lamentate, pur rientrando in generale nelle incombenze e oneri che su di lui gravano nell’ambito dell’attività di impresa da assumere, per appurare la presenza sul territorio comunale di strutture sanitarie come quelle indicate dalla Questura in mancanza di una mappatura dei luoghi sensibili.

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