Sindacato Totoricevitori Cisl chiede maggiori tutele per prevenire abusi e sorprusi

(Jamma) Secondo il Sindacato Totoricevitori Cisl “il contratto per le Awp, che modifica in modo unilaterale e vessatorio il precedente, inviato ai raccoglitori di gioco che hanno le Awp collegate con Sisal, è la goccia che fa traboccare il vaso e fa esplodere la rabbia della rete e di altri operatori”.
In una nota, il sindacato afferma: “Sisal essendo l’unico concessionario per la raccolta del Super Enalotto, abusa della propria posizione esclusiva per ‘ricattare’ i ricevitori e altri soggetti commerciali allo scopo di espandere settori importanti di gioco come ad esempio quello delle Awp, falsando così il libero mercato e la concorrenza”.
Il sindacato Cisl chiede dunque “al Governo, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Adm si chiede di intervenire in modo appropriato per dare una tutela adeguata ai raccoglitori di gioco, affinché si possano eliminare, prevenire ed evitare certi abusi e soprusi”. Inoltre “all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si chiede se non sussistano, adesso, gli estremi per adoperarsi nel sanzionare la società Sisal e richiamarla ad un comportamento commerciale equo nel mercato delle Awp soprattutto alla luce dell’ultimo atto vessatorio dove l’esercente Raccoglitore di Gioco è obbligato all’accettazione del contratto capestro e vessatorio addirittura alla sola prima inserzione di una moneta nel terminale Awp, ponendo anche una elevata e spropositata penale qualora l’esercente decida di non far collegare più i propri terminali Awp alla rete Sisal che, come riferito da nostri associati, pecca di non trasparenza anche nella relativa rendicontazione”. Infine, “alla Commissione della U.E., come organo garante della corretta applicazione della normativa europea, si chiede: se gli Stati Membri, come l’Italia, nell’effettuare bandi di gara per l’assegnazione di concessioni per la raccolta di giochi, come ad esempio il Super Enalotto, siano rispettosi delle norme dell’Ue anche quando attraverso simili procedure vengano a crearsi situazioni di monopolio e di posizioni dominanti, impedendo di fatto una reale apertura del mercato e della concorrenza, in palese contrasto anche con il principio di effettività più volte ribadito dalla Corte di Giustizia della Ue; se i canoni o fattispecie analoghe, non previsti e regolamentati nei bandi di gara, ma applicati dal concessionario alla rete dei punti vendita, non costituiscano un aiuto anche indiretto dello Stato in favore del concessionario esclusivo e monopolista, falsando in tal modo l’esito degli stessi bandi di gara, il libero mercato e la concorrenza, costituendo altresì una violazione della normativa dell’Ue”.
In una breve nota, Sisal replica a quanto riferito nel comunicato del Sindacato Ricevitori Cisl e dichiara che “i contenuti sollevano questioni superate, già esaminate a suo tempo dalla Magistratura e dalle Autorità competenti che hanno potuto constatare la correttezza del comportamento di Sisal”.

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