Masini(SAPAR): Attacchiamo anche noi l’AZZARDO DI STATO

(Jamma) – “Nella rassegna stampa del 17/7/2013 – scrive il consigliere Franco Masini in una lettera aperta indirizzata al Direttivo SAPAR – è passata una notizia a dir poco sconvolgente, ma veniamo ai fatti. Su un trafiletto di Milano Finanza (chissà perché questo pezzo non è stato messo in prima pagina!), la concessionaria Bplus sta per passare di mano dalla attuale proprietà, al fondo d’investimento internazionale Eaton Gate con sede a Londra.

 

Fin qui nulla da dire, un passaggio di proprietà sic et sempliciter come quando ogni comune mortale vuole ad esempio, comprare una Fiat 500 usata. Tutto ok. Per l’acquisizione del 100% della società, il fondo dovrà versare la modica cifra di 500 milioni di euro, no non è un errore di battitura, sono proprio 500 milioni di euro. Anche su questo nulla da eccepire, d’altronde il valore non è altro che un punto di vista comune un accordo, per cui se chi compra e chi vende sono d’accordo, amen. A questo punto qualcuno potrebbe obbiettare: “ma allora dov’è il fatto sconvolgente ?” adesso ci arriviamo, perché tutte le cose della vita debbono avere un senso, quindi ora provo ad arrivarci. Andiamo per gradi:
1) Prima considerazione. Il valore di un’azienda è dato da molti fattori ma uno su tutti è la sua redditività, quindi quest’ultima è strettamente legata a ciò che sta all’interno dell’azienda in termini di capitale umano e beni strumentali. Ci sarebbero anche altri elementi da considerare ma non penso siano necessari ai fini del ragionamento generale;
2) Seconda osservazione. La storia dell’azienda. Questa azienda esiste da 9 anni e quindi se proprio bisogna legare un valore per la sua storia, dovremmo dire che è un’azienda tutto sommato giovane e che alla luce della cifra in ballo lascia quanto meno, leggermente sopresi;
3) Terza considerazione. Se una azienda è valutata nell’ordine di grandezza di queste cifre, allora non c’è dubbio che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio gigante del settore, questo è inconfutabile;
4) Quarta ed ultima considerazione. Come mai un’azienda in così poco tempo ha assunto queste dimensioni e soprattutto, chi ha contribuito a farla diventare il colosso che è in considerazione e che può essere trattata alla cifra citata da Milano Finanza ?
Ognuno direbbe la sua e credo di interpretare un pensiero comune a molti operatori e in particolare i soci Sapar. La nostra Associazione credo sia stata d’importanza vitale per la nascita e la crescita di questo colosso. I gestori legati ad Atlantis World prima e Bplus poi, credo siano stati fondamentali per tutto ciò e adesso vedono quello che hanno contribuito a creare con enormi sacrifici, andare in altre mani a cifre da capogiro mentre la situazione generale delle nostre aziende, sta precipitando in modo preoccupante sotto ogni aspetto. Aziende ormai al collasso, quadro normativo in continuo stravolgimento in modo sempre e costantemente penalizzante per i soli gestori, mentre sopra le nostre teste qualcuno viaggia a vele spiegate verso lidi d’orati! Credo che il Consiglio direttivo tutto e l’Ufficio di Presidenza in particolare, debba dare l’incipit per una presa di posizione netta e decisa sulla questione, per esser pronti a risposte e ad azioni se necessarie, per dare risposte esaurienti ai soci che hanno la sola colpa di aver creduto nello Stato, ai loro rappresentanti e a quella legalità tanto sbandierata a destra e a manca, come la panacea di tutti i mali del settore. Ovviamente questo ragionamento è perfettamente replicabile per tutti i concessionari. Il paradosso dei paradossi sta nel fatto che queste entità che sono nate e cresciute grazie a noi e ai nostri sacrifici, hanno valutazioni da capogiro, mentre le nostre aziende valgono i soldi che incassiamo oggi, se hanno la fortuna di non subire furti, altrimenti neanche quelli! Vogliamo parlare poi degli attacchi giornalieri dei mass media ? Non ho mai visto un Concessionario fare un solo accenno di difesa nei confronti di coloro che gli hanno permesso di diventare quello che sono. Chiedo alla Presidenza di chiarire prima di tutto la propria politica e se non sia il momento di fare chiarezza prima di tutto al proprio interno dando una forte sterzata per far arrivare segnali importanti. Forse il primo fra tutti, l’eterno confitto d’interessi di chi passeggia allegramente sui soci e le loro aziende. È di questi giorni come Sisal e Lottomatica stiano facendo passare messaggi che i veri “buoni“ sono loro , mentre quei delinquenti dei gestori tradizionali…
Passiamo al contrattacco e trasformiamo la Sapar in un’Associazione contro il gioco d’azzardo di Stato, alleiamoci con chi sta attaccando L’AZZARDO DI STATO rivendicando il nostro diritto a sopravvivere, perché prima della 326, vivevamo anche con altre tipologie di apparecchi che non creavano ludopatie di nessun genere. Bene la richiesta di un contratto che tuteli la figura del gestore ma credo che dovremmo iniziare a farci sentire anche con qualche manifestazione oltre i convegni, il tutto condito con rabbia e civiltà”.

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