“Noi lo diciamo da sempre, il gioco è soprattutto divertimento. Oggi, dalla ricerca sappiamo che il giocatore si autolimita. Da questo punto di vista tante preoccupazioni della politica, anche se giuste, sono forse esagerate. Abbiamo giocatori responsabili e che sanno autolimitarsi. Il gioco illegale c’è e va contrastato. La spesa in gioco non è aumentata, come spesso si sente dire. Quello che abbiamo visto negli ultimi 20 anni, in termini di spesa, è dovuto alla emersione dell’offerta illegale. Basti pensare alla eliminazione di 800.000 videopoker, presenti sul mercato venti anni fa, e delle scommesse sportive irregolari, fenomeno purtroppo ancora molto diffuso perché garantisce l’anonimato e quote più vantaggiose. Queste considerazioni vanno fatte, tanto più in vista di un riordino.  Il riordino dei giochi va fatto senza pregiudizi, ma con una visione chiara e limpida. Uno degli obiettivi del riordino deve essere la tutela del giocatore. La chiarezza fa bene al settore, ma anche al giocatore. Se fino ad ora è stata dimostrata grande attenzione al giocatore, oggi bisogna fare anche di più”.

E’ quanto ha dichiarato Emilio Zamparelli, presidente di STS Fit, nel corso dell’appuntamento con l’Osservatorio sul gioco pubblico di SWG “Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento”, analisi di Formiche, SWG e IGT sull’evoluzione del fenomeno del gioco pubblico, lo stato dell’arte e le prospettive future dell’intrattenimento in Italia.

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