FLP Coordinamento Finanze: “Alle Dogane è sempre più emergenza democratica”

(Jamma) Pagamenti dei passaggi economici ritardati, problemi dei lavoratori insoluti, salario accessorio decurtato per il personale ma non per la dirigenza di vertice. E ora chiudono le direzioni provinciali di Trento e Bolzano aperte solo tre anni fa con grande impiego di denaro pubblico. E le posizioni dirigenziali dove vengono spostate? Facile, alla direzione centrale del personale… La FLP Finanze contro l’amministrazione pubblica promette di ricorrere a vie giudiziarie e annuncia che a settembre presenterà il ricorso al giudice per i turni festivi infrasettimanali.

Per la Federazione dei Lavoratori pubblici, infatti, sul fronte dei passaggi economici è l’Agenzia a tener ferme le graduatorie giacché bastava fare le prove ex-aequo due anni fa per vedere terminati i passaggi 2007, 2008 e 2010. “Nonostante le prove per il 2007 si siano svolte il 18 giugno e il 19 sono stati pubblicati i risultati, ci è voluto più di un mese per pubblicare le graduatorie, e ciò è avvenuto solo a seguito della nota della FLP Finanze del 3 luglio. In tal modo abbiamo anche fatto in modo che la data prevista per i pagamenti degli arretrati sia stata anticipata a settembre anziché a ottobre come l’agenzia avrebbe voluto.

 

Per quanto riguarda il salario accessorio: “mentre per i normali lavoratori è stata abolita la produttività collettiva e azzerato il budget d’ufficio, tutto ovviamente con il beneplacito sindacale, scorrendo il bilancio dell’Agenzia per il 2012 si scopre che il blocco delle retribuzioni – pienamente operante per i comuni mortali lavoratori – è stato aggirato per i dirigenti di vertice attraverso: “…una nuova graduazione delle posizioni dirigenziali di livello generale e di alcune posizioni dirigenziali di livello non generale”. Insomma, mentre l’agenzia aumenta gli stipendi dell’alta dirigenza con un “trucchetto”, rimanda indietro al Ministero dell’Economia cinque milioni e mezzo di comma 165 dei lavoratori. Non solo, ma avendo abolito la produttività collettiva, non paga salario accessorio alle donne in astensione obbligatoria per maternità, a coloro che sono assenti per trattamenti salvavita o per altre assenze simili. E spende più per controllare le missioni che per pagare le missioni stesse, oltre a chiedere, addirittura, le certificazioni di maternità alle donne che si assentano per la malattia dei figli. Clima da caccia alle streghe, insomma, e sempre con il beneplacito sindacale”.

 

Sui turni festivi infrasettimanali, indennità di confine, di rischio, mobilità nazionale: “nonostante i lavoratori aspettino un po’ di giustizia su questo versante, siamo l’unico sindacato a chiedere soluzioni. Comunichiamo a tutti i lavoratori interessati che, dopo aver passato ai legali le carte riguardanti il mancato recupero dei turni festivi infrasettimanali, a settembre sarà presentato presso uno dei Tribunali competenti un ricorso pilota per recuperare il maltolto”.

 

Ma la rabbia del sindacato è soprattutto per l’istituzione di due nuove Direzioni Provinciali a Trento e Bolzano: “Veniamo all’ultima trovata – dicono – iI 1° novembre 2010 l’Agenzia delle Dogane ha istituito le direzioni provinciali di Trento e Bolzano, con notevole impiego di risorse economiche dello Stato, l’individuazione di sei nuove posizioni dirigenziali, mobilità intercompartimentale con annessa formazione dei nuovi lavoratori. Insomma, un vero e proprio piano straordinario, con tanto di obiettivi incentivati per i dirigenti che hanno assicurato l’avvio delle nuove strutture. Ora, il 30 luglio, con una laconica comunicazione l’Agenzia ci informa che le direzioni provinciali si accorpano in un’unica direzione interprovinciale (cioè si torna più o meno alla situazione precedente). Chi paga per lo spreco di denaro pubblico? E provate un po’ a indovinare le tre posizioni dirigenziali che vengono soppresse dove andranno a finire? Ve lo diciamo noi: una a Genova (per fortuna ufficio operativo), le altre due alla direzione centrale del personale!! Un’Agenzia che dovrebbe essere prettamente operativa ormai ha più uffici di coordinamento e controllo che operativi, la maggior parte dei quali concentrati a livello centrale, diventato ormai un vero e proprio centro di potere scollegato dalla periferia e dall’operatività. Se a qualcuno, anzi a molti, stanno bene queste manovre, noi non ci stiamo!! La FLP Finanze si sta opponendo e continuerà a farlo perché vogliamo agenzie fiscali forti e giuste con i lavoratori piuttosto che rispondenti a logiche di puro potere, forti con i deboli e deboli con i forti”.

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