Cavalletti (segr. gen. pensionati Cisl): ‘I pensionati attivi contro la ludopatia’

(Jamma) “I pensionati ed i giovani sono la categoria di popolazione più a rischio di subire il fenomeno del gioco d’azzardo. La povertà avanzante per effetto anche dei mancati aumenti delle pensioni insieme al fatto che tanti pensionati hanno pensioni inferiori a 700 euro porta a cercare nel gioco il colpo di fortuna. Sono sempre più le persone e quindi le famiglie che si rovinano a causa del gioco”.

Questo l’allarme lanciato da Loris Cavalletti, segretario generale regionale dei Pensionati Cisl (Fnp), oggi durante la discussione sulla proposta di legge regionale Emilia Romagna.

“Da una parte vogliamo segnalare il pericolo -incalza Cavalletti- e dall’altra spiegare i trucchi esistenti dietro i vari sistemi, dal ‘gratta e vinci’ alle macchinette”. Inoltre, “vogliamo denunciare il mancato introito per lo Stato rispetto ai grandi guadagni realizzati dai distributori di giochi”.

Da qui l’impegno della Fnp sul territorio: calendarizzare incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi del gioco; preparare, attraverso corsi specifici, pensionati ad essere parte attiva di questa lotta contro i danni del gioco e passare così da giocatori a protagonisti nella lotta contro la malattia della ludopatia, una piaga simile alla droga.

Le richieste di aiuto contro la ludopatia al numero verde (800033033) del ssr sono aumentate da 6/7 contatti al giorno a 25 nella seconda metà di gennaio.

Pertanto, per la Fnp un “indubbio sostegno” è la proposta di legge regionale ‘contro il gioco d’azzardo patologico’, che evidenziando il nesso tra gioco d’azzardo patologico, disagio sociale e criminalità, intende porre dei limiti alla presenza delle sale da gioco, coinvolgere l’opinione pubblica, educare gli operatori e sostenere percorsi di cura del gioco. Accanto alla diffusione del marchio ‘Slot free ER’, la proposta di legge prevede sanzioni amministrative per i gestori che trasgrediscono ed attivazione di monitoraggio del fenomeno da parte dell’Osservatorio regionale.

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