Vlt, la redditività in calo non scoraggia Lottomatica

 

(Jamma) Lottomatica Videolot Rete, la società del gruppo Gtech che opera nella gestione degli apparecchi da intrattenimento, punta ad ampliare la presenza nel mercato delle videolotterie in Italia. E’ uno dei punti del piano strategico messo a punto dalla multinazionale del gioco per il prossimo futuro in una logica di mantenimento della sua posizione di leader dell’industria di settore”.

La società, pur denunciando un calo di redditività dovuto alla riduzione della raccolta dei terminali tipo Vlt ( ne conta 10.395 attivi) e quindi a una più bassa produttività per macchina, punta su questa tipologia di offerta piuttosto che su ulteriori investimenti sul ben più considerevole parco macchine delle slot (oltre 70.000 quelle collegate in rete).

Nell’ultimo anno la società ha registrato una riduzione del numero di videolotterie installate sul territorio (parte delle quali gestite da altri concessionari) pari a 226 unità e una riduzione della raccolta di gioco di ben 320 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2012. Il che vuol dire un calo di oltre il 17%. Ciononostante, a quanto fa sapere la società, c’è tutta l’intenzione di continuare ad investire pesantemente su questo segmento anche, evidentemente, attraverso l’acquisizione dei diritti previsti dalla nuova convenzione di concessione (in percentuale sul numero di macchine aggiunte rispetto al parco macchine a cui fa riferimento la precedente assegnazione).

 

Una scelta sulla quale pare non abbia inciso il calo della redditività di questa tipologia di macchine che, a quanto pare, risulta essere maggiore rispetto a quello registrato dalle slot nell’arco dello stesso periodo (va infatti considerato che è aumentata la tassazione sulle Vlt).

 

Non pare abbia influito molto nemmeno la considerazione del fatto che l’apertura di nuove sale per videolotterie potrebbe risultare fortemente compromessa dall’entrata in vigore di una serie di regolamenti e leggi locali il cui scopo è chiaramente quello di ridurre la presenza di questa tipologia di esercizi nelle aree urbane. Non è un mistero il fatto che Gtech-Lottomatica è impegnata a fianco di Sistema Gioco Italia nel proporre un piano di rimodulazione dell’offerta delle slot presenti sul territorio. Solo poche settimane Fabio Cairoli, direttore generale di Gtech, ha ricordato che “all’interno di Confindustria è stata presentata una proposta che prevede una migliore definizione dei parametri che regolamentano la distribuzione degli apparecchi” .

 

Se quindi il piano di Gtech non è semplicemente quello di ‘sostituirsi’ ad altri fornitori di videolotterie (vedi Novomatic con il più alto numero di terminali già in funzione) o di ‘accaparrarsi’ i contratti per l’installazione di terminali in virtù delle nuove acquisizioni di diritti da parte di tutte le società concessionarie, dovremmo pensare che sta valutando una possibile espansione di questa tipologia di offerta a copertura degli ‘spazi’ che si potrebbero creare a seguito dell’operazione di rimodulazione dell’offerta. O forse c’è un’altra alternativa?

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