Con le sentenze di merito appena uscite il Consiglio di Stato si è pronunciato sul distanziometro di Trento salvando le disposizioni che porteranno alla chiusura di molte attività e la perdita di posti di lavoro.

“La sentenza del Consiglio di Stato – commenta a caldo l’avvocato Geronomo Cardia – decide di non applicare i principi unionali cari alla Corte di Giustizia, facendo salvo il distanziometro di Trento, con ciò discostandosi dal noto precedente del Tribunale Spagnolo, affermando che la normativa del caso citato sarebbe ben più onerosa rispetto a quella italiana, prevedendo divieto di accesso ai minori e divieto di pubblicità. Il tutto senza considerare che in Italia esiste l’uno e l’altro divieto oltre al registro di auto esclusione per alcune tipologie di giochi.
Peraltro il precedente spagnolo mette anche in evidenza un principio di discriminazione su divieti applicati a determinate tipologie di giochi e non ad altri.
Sì è persa un’altra occasione dunque per superare il corto circuito istituzionale del contrasto tra normativa nazionale e normativa dei territori.
Ora nella provincia di Trento si procederà quindi con le chiusure, con la perdita di gettito erariale, di presidio di legalità di livelli occupazionali e soprattutto di tutela dell’utente.
Mentre il riordino dell’online è partito non resta che vedere se e quando quello del territorio consentirà di procedere con il superamento della questione territoriale che blocca tutto, gare incluse.”

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