Torino, Nomis (consigliere) su gioco d’azzardo: ”Stiamo pensando a nuove linee di intervento”

(Jamma) Sono stati presentati questa mattina in Commissione Legalità e Contrasto dei fenomeni mafiosi del Comune i dati di una ricerca curata da Seldon ricerche snc sul mercato del gioco d’azzardo a Torino. A presentarla, uno dei soci fondatori dell’azienda, Davide Roccati, che ha fornito i dati riguardanti la portata economica e sociale del gioco d’azzardo nel nostro Paese. Coinvolti un po’ tutti: minori (il 25,9% dei bambini fra i 7 e gli 11 anni ha giocato almeno una volta), anziani (un quarto dei pensionati fra i 65 e i 75 anni è un giocatore), ludopatici accertati (800mila) e i giocatori occasionali (32 milioni). Solo in Piemonte nel 2011 si sono giocati 5,2 miliardi di euro, 400 i milioni stimati dalla ricerca, investiti nel gioco a Torino. Altri dati, più centrati su Torino, dicono che il 92,4% dei 1590 locali con apparecchi da intrattenimento (slot machine e video lottery terminal – VLT) si trova ad una distanza inferiore ai 500 metri rispetto ad una scuola. La maggiore diffusione di slot per abitante si ha nel territorio delle circoscrizioni 6 e 7 (con la massima concentrazione nel quartiere Aurora, mediamente il più povero della città), quelli con la minore presenza, nelle circoscrizioni 1, 2 e 8 (che hanno il reddito medioevo più elevato). Sono solo tre le aree cittadine senza locali dove giocare: le zone residenziali del centro, della Crocetta e della collina; i parchi e i cimiteri; le aree industriali e la ferrovia.
“I dati forniti sono già piuttosto significativi, ma Il lavoro della commissione non si ferma certo qui – ha dichiarato la consigliera Fosca Nomis che, per l’occasione, ha presieduto la seduta odierna di commissione – il nostro intento è quello di approfondire il tema e proporre linee d’indirizzo per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo nella nostra città”.

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