Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) ha accolto – tramite decreto – il ricorso presentato da una sala giochi contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in cui si chiedeva l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota prot. n. 18434/RU del 28 dicembre 2023 e notificata in data 9 gennaio 2024, con cui l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto la chiusura dell’esercizio commerciale denominato “(…)” per la durata di dieci giorni.

“Premesso che – spiegano i giudici – funzione del decreto cautelare non è quella di anticipare il giudizio, ma solo quella di prevenire pregiudizi irreversibili, tali che non possano essere evitati nemmeno dalla misura cautelare collegiale; dato atto che, a questi fini, la gravità del danno va valutata con una ragionevole comparazione degli effetti che il provvedimento cautelare produce sui contrapposti interessi delle parti; considerato che alla luce dei dati concreti che connotano la fattispecie del gravame depositato e la posizione legittimante della società ricorrente, la stessa si trova ad essere al momento incisa, in qualità di esercente l’attività di a raccolta del gioco attraverso l’installazione di apparecchi video terminali (VLT) per il gioco lecito, cui all’art. 110, comma 6, lett. a) e b) del T.U.L.P.S., dall’adozione della nota in epigrafe, di chiusura del relativo esercizio commerciale per dieci giorni a far data dal 9 febbraio 2024; ritenuto che si possono ritenere sussistenti i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza prescritti dall’invocato art. 56, comma 1, del cod. proc. amm.; ritenuto, dunque, che si può senz’altro porre rimedio ai rappresentati pregiudizi, differendo l’esecuzione del predetto provvedimento impugnato sino e non oltre la data della camera di consiglio utile del 28 febbraio 2024, nel cui contesto potranno essere assunte le eventuali determinazioni collegiali idonee alla definizione del giudizio nello stato in cui versa; accoglie la domanda di misura cautelare monocratica nei termini di cui in motivazione. Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 28 febbraio 2024, ore di rito”.

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