Privatizzazione casinò di Venezia: la base d’asta passa dai 400 ai 140 milioni di euro

(Jamma) Casinò di Venezia “in svendita”: dai 300-400 milioni di euro per i trent’anni di contratto di appalto la base di offerta passa a 140 milioni. La Casa da gioco della laguna è oggetto di una delibera del Comune che fa drizzare i capelli al Pdl: «Non si tratta della vendita del Casinò per un futuro migliore ma semplicemente della vendita del Casinò per coprire le perdite del Comune di Venezia, com’è successo con la svendita delle quote Save dell’aeroporto. Che convenienza c’è a regalarlo?».

Sindaco e Giunta, però, vogliono accelerare al massimo il percorso per arrivare al bando di gara internazionale e alla vendita ai privati entro la fine dell’anno, altrimenti a rischio non sarà solo l’immagine ma il Bilancio comunale.

La Giunta comunale ha licenziato lo scorso 12 agosto la proposta di deliberazione relativa alla concessione del servizio di gestione della Casa da Gioco di Venezia ad un soggetto selezionato mediante gara pubblica.
La proposta di delibera stabilisce le linee guida da seguire nella procedura di gara e approva la convenzione che regolerà i rapporti fra il Comune e il nuovo Gestore della Casa da Gioco, ispirata ad un rigoroso esercizio da parte dell’Ente pubblico concedente di poteri di vigilanza, controllo ed ispezione sull’operato del concessionario privato.
La convenzione recepisce le indicazioni espresse dal Ministero dell’Interno in funzione del rilascio dell’autorizzazione ministeriale che avverrà ad esito dell’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale.
Si avvia così l’iter amministrativo che, dopo l’autorizzazione ministeriale, porterà all’emanazione del bando, auspicabilmente entro il mese di ottobre, con l’obiettivo di aggiudicare la gara entro la fine del 2013.

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