“È inaccettabile che accadano episodi come quello di Udine, dove il portiere del Milan ha dovuto subire cori e insulti razzisti, manifestazioni vergognose che feriscono non solo Maignan, il portiere della squadra, a cui vanno la nostra vicinanza e solidarietà, ma tutti quanti noi. La politica si è schierata compatta contro questo episodio, ma non è sufficiente. Abbiamo il dovere di non fermarci alla condanna e di agire coerentemente contro ogni forma di discriminazione e pericolo che colpisca i nostri giovani. Così però non è, evidentemente, quando la politica asseconda certi pruriti, come quelli di esponenti della maggioranza di Governo che condividono e strizzano l’occhio a chi scrive libri fantasticanti, terreno di coltura di odio e razzismo; così non è, se lo stesso Governo asseconda i desideri senza scrupoli di società di calcio che pretendono l’abolizione del divieto della pubblicità sulle scommesse sportive, che causa una patologia terribile come l’azzardopatia, che colpisce milioni di italiani e tantissimi giovani del nostro Paese. Nel mondo dello sport non vogliamo razzismo. Nel mondo dello sport non vogliamo discriminazione. Nel mondo dello sport non vogliamo i signori dell’azzardo, che sfruttano cinicamente i nostri tifosi. Non è questo l’ambiente che deve circondare la passione di chi vive lo sport. Vogliamo che negli stadi e nei palazzetti ci sia un ambiente sano, in cui le famiglie, i giovani e tutti i tifosi coltivino i valori che uniscono e creano legami di inclusività e rispetto reciproco”. Lo ha detto il senatore M5S, Marco Croatti (nella foto), intervenendo in Aula.

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