La Premier League e gli altri organi di governo dello sport “dovrebbero impegnarsi a ridurre il volume” della pubblicità del gioco d’azzardo negli stadi”. E’ la sollecitazione di un gruppo di parlamentari britannici.

In un nuovo rapporto, il Comitato Cultura, Media e Sport (CMS) ha affermato che è necessaria una riduzione “per proteggere i bambini dall’esposizione” ai loghi delle società di scommesse.

La presidente del gruppo parlamentare, Dame Caroline Dinenage, ha affermato che “si dovrebbe fare di più… [su] quello che spesso sembra un bombardamento di marchi pubblicitari durante il calcio e altri eventi sportivi”.

Durante la stagione 2022-23, otto club della Premier League avevano società di gioco d’azzardo sulla parte anteriore delle loro magliette, in affari per un valore stimato di 60 milioni di sterline all’anno.

Nell’aprile 2023, i club della Premier League hanno raggiunto un accordo ritirando le sponsorizzazioni entro la fine della stagione 2025-26.

Pur accogliendo con favore la decisione, il comitato interpartitico avverte che ciò “non ridurrà in modo significativo il volume degli annunci di scommesse visibili durante una partita” con i club ancora in grado di continuare a presentarli sulle magliette e con la pubblicità perimetrale a LED.

Il rapporto cita uno studio recente che ha rilevato che il branding del gioco d’azzardo nelle magliette rappresentava solo il 7% di tutta la pubblicità del gioco d’azzardo visibile durante 10 partite trasmesse. Ha inoltre rivelato che durante le sei partite di apertura della stagione sono stati visualizzati quasi 7.000 messaggi di gioco d’azzardo.

I parlamentari raccomandano che un nuovo codice di condotta per la sponsorizzazione del gioco d’azzardo per lo sport includa disposizioni per ridurre la pubblicità negli stadi e garantire che più spazio sia dedicato a messaggi di gioco più sicuri. “La pubblicazione del codice è stata ritardata più volte, il che è estremamente deplorevole” aggiungono. “Il governo dovrebbe richiedere agli organi sportivi competenti di pubblicarlo… senza ulteriori indebiti ritardi.”

Invitano inoltre i ministri ad adottare “un approccio più precauzionale” rispetto a quello proposto nel Libro bianco sul gioco d’azzardo, pubblicato all’inizio di quest’anno, che evitava rigide restrizioni alla pubblicità. “Anche se un divieto totale della pubblicità del gioco d’azzardo non sarebbe appropriato, c’è ancora spazio per un’ulteriore regolamentazione…” dicono. Il comitato aggiunge che dovrebbe esserci “un approccio distinto… per le corse dei cavalli e delle corse dei levrieri, dati i loro rapporti stretti e di lunga data con le scommesse”.

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