Ginato (Pd): “Sui giochi, sintetizzare le diverse proposte ed elaborare i principi cui la delega dovrà attenersi”

Fisco&Scadenze. Appuntamento con il Preu sugli apparecchi da intrattenimento
Causi (Pd): “Occorre considerare il settore dei giochi non solo per le entrate fiscali, ma in un’ottica più ampia”

(Jamma) Ad intervenire in occasione dell’esame del decreto di delega fiscale presso la Commissione Finanze della Camera è stato l’on. Federico Ginato (PD) che ha richiamato l’attenzione sul tema relativo al settore dei giochi, sul quale sono state presentate, fino ad oggi, ben ventitré progetti di legge, a dimostrazione dell’ampia sensibilità su tale tema da parte di tutte le forze politiche presenti in Parlamento.

 

“A tale riguardo, – ha dichiarato Ginato – è possibile realizzare una sintesi delle diverse proposte, raccogliendo gli stimoli e i contributi da esse offerte, in vista dell’elaborazione dei principi e criteri direttivi ai quali il Governo dovrà attenersi nell’esercizio della delega in materia di giochi”. Ginato ha evidenziato, inoltre, come sia emerso, nel corso dell’audizione del Direttore dell’agenzia delle dogane e dei monopoli, recentemente svolta dalla Commissione Finanze, un dato preoccupante: a fronte di un incremento di raccolta molto ingente, non è stato registrato, infatti, un corrispettivo aumento delle entrate, bensì una loro flessione, il che potrebbe significare che i giocatori si stanno spostando verso tipologie di gioco che assicurano un ritorno più alto in termini di premi o sulle quali è più bassa l’imposizione, aspetto su cui quale ritiene necessaria una riflessione della Commissione.
Sempre con riferimento alla materia dei giochi, ha segnalato come sia necessario che il legislatore e il Governo assumano una posizione più forte nella lotta e nella prevenzione degli ormai diffusi fenomeni di ludopatia, anche attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali, il cui ruolo dovrebbe essere rafforzato, prevedendo una loro compartecipazione al gettito derivante dai giochi, poiché gli enti locali sono i primi soggetti ad essere gravati dagli oneri sociali derivanti da tali fenomeni.
“Molti passi avanti siano stati compiti in questo settore – ha concluso – per contrastare i fenomeni di infiltrazione da parte delle organizzazioni mafiose e della criminalità organizzata, ritenendo peraltro necessario verificare se l’aumento della raccolta dei giochi sia dovuto all’ampliamento dell’area della legalità o, invece, all’introduzione di nuove tipologie di gioco”.

Articolo precedenteGiochi e società. Dal Lotto oltre 48 mln di euro per i Beni culturali, dalle vlt 500 mln per L’Aquila
Articolo successivoFisco&Scadenze. Appuntamento con il Preu sugli apparecchi da intrattenimento