Sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 25 marzo 2024, n. 41 recante Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111.

Di seguito il testo del decreto:

Titolo I

REGOLE GENERALI E PRINCIPI

Il Presidente della Repubblica

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 9 agosto 2023, n. 111, recante «Delega al Governo per la riforma fiscale» e, in particolare l’articolo 15 della predetta legge n. 111 del 2023, recante i principi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 19 dicembre 2023; Acquisita l’intesa in sede di Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espressa nella seduta del 25 gennaio 2024; Acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione dell’11 marzo 2024; Sulla proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell’interno, dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, della salute e per lo sport e i giovani;

Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1

Finalità

1. Le disposizioni del presente decreto costituiscono il quadro regolatorio di fonte primaria della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia. 2. Ai fini del comma 1, il presente decreto reca il riordino, anche attraverso una loro raccolta sistematica e organica, delle disposizioni di carattere generale applicabili ai giochi pubblici ammessi in Italia e, in particolare, di quelle relative ai giochi a distanza. Le disposizioni relative ai giochi pubblici ammessi in Italia raccolti attraverso rete fisica sono contenute in un successivo decreto legislativo emanato dopo la definizione di una apposita intesa programmatica al riguardo tra Stato, regioni e enti locali. 3. E’ esclusa dall’ambito di applicazione del presente decreto la disciplina delle case da gioco che resta quella contenuta nelle disposizioni vigenti che le riguardano. 4. Restano ferme le competenze del Ministero dell’interno in materia di giochi pubblici ai fini della tutela dell’ordine e sicurezza pubblici.

Art. 2

Definizioni

1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «Agenzia», l’Agenzia delle dogane e dei monopoli; b) «concessionario», la persona giuridica di diritto privato che esercita pubbliche funzioni nelle attivita’ di gestione, esercizio e raccolta di gioco pubblico per conto dello Stato, avendone ottenuto un formale titolo concessorio a seguito di gara pubblica europea; c) «compenso del concessionario», la remunerazione del concessionario stabilita in occasione della gara per la sua selezione e consistente, in relazione alla natura del provento erariale previsto per ciascuna tipologia di gioco, nella differenza tra le somme giocate e le vincite erogate ovvero, anche sotto forma di aggio, in una misura prestabilita della raccolta quale corrispettivo per l’esercizio delle funzioni pubbliche trasferite ovvero dei compiti e dei doveri attribuiti con la concessione; d) «compenso del punto vendita ricariche», la remunerazione riconosciuta dal concessionario al titolare del punto vendita ricariche; e) «gioco pubblico a distanza» ovvero «gioco pubblico online», le tipologie di gioco, anche di abilita’, con vincita in denaro disciplinate con regolamento, per la cui partecipazione e’ richiesto il pagamento di una posta costituita da una somma di denaro, alla cui raccolta il concessionario e’ legittimato sulla base della propria concessione e che lo stesso puo’ raccogliere esclusivamente con le modalita’ a distanza individuate e definite nel contratto accessivo alla concessione; f) «giochi di abilita’», i giochi pubblici a distanza con vincita in denaro nei quali le probabilita’ di vincita dipendono dall’abilita’ del giocatore in misura prevalente rispetto all’elemento aleatorio; g) «gioco responsabile», l’insieme delle misure volte a ridurre la diffusione di comportamenti di gioco eccessivo o problematico, sviluppando nel giocatore la capacita’ di giocare in modo equilibrato, consapevole e controllato; h) «giochi di ippica nazionale», le formule di scommessa ippica a totalizzatore denominate vincente, accoppiata, tris, quarte’ e quinte’; i) «giochi di sorte a quota fissa», il gioco in solitario nel quale i possibili esiti hanno una probabilita’ di verificarsi predefinita e invariabile e il rapporto tra l’importo della vincita conseguibile e il prezzo della partecipazione al gioco e’ conosciuto dal giocatore all’atto della puntata; l) «giochi di carte in modalita’ di torneo», la riproduzione mediante rappresentazione virtuale di un gioco effettuato con le carte al quale prendono parte due o piu’ giocatori sulla base della stessa quota di partecipazione e le vincite sono assegnate sulla base della classifica ottenuta all’esito dei risultati conseguiti da ciascun giocatore; m) «giochi di carte in modalita’ diversa dal torneo», la riproduzione mediante rappresentazione virtuale di un gioco effettuato con le carte nel quale le vincite sono assegnate sulla base dei risultati ottenuti in ogni singola mano di gioco; n) «giochi numerici a quota fissa», i giochi di sorte basati sulla scelta di numeri all’atto della giocata ovvero sull’attribuzione alla giocata di numeri determinati casualmente, per i quali l’importo della vincita, conseguita sulla base delle combinazioni vincenti, e’ predeterminato; o) «giochi numerici a totalizzatore nazionale», i giochi di sorte basati sulla scelta di numeri all’atto della giocata ovvero sull’attribuzione alla giocata di numeri determinati casualmente, per i quali una quota predeterminata delle poste di gioco e’ conferita a un unico montepremi avente una base di raccolta di ampiezza non inferiore a quella nazionale e che prevedono, altresi’, la ripartizione in parti uguali del montepremi tra le giocate vincenti appartenenti alla medesima categoria di premi; p) «lotterie a estrazione istantanea», le lotterie nelle quali i giocatori possono immediatamente conoscere la vincita attraverso un documento, anche virtuale, che reca, celato a ogni preventiva forma di possibile evidenza o ricognizione esplorativa, il risultato di una combinazione casuale di vincita; q) «Ministro», il Ministro dell’economia e delle finanze; r) «punto vendita ricariche», il luogo della rete fisica di gioco il cui titolare, autorizzato alla raccolta di giochi pubblici, e’ scelto e contrattualizzato direttamente dal concessionario per la sola erogazione di servizi esclusivamente accessori al gioco pubblico online, consistenti nella assistenza al giocatore nella apertura, ricarica e chiusura del conto di gioco, esclusa in ogni caso sia l’offerta di gioco a distanza sia la movimentazione delle somme, anche frutto di giocate, depositate nel conto di gioco del giocatore; s) «palinsesto», il programma predisposto dal concessionario e approvato dalla Agenzia degli eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, nonche’ delle tipologie di scommesse che costituisce il documento ufficiale in riferimento al quale il concessionario puo’ accettare scommesse; t) «regolamento», regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze adottato, su proposta dell’Agenzia, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400; u) «scommesse a quota fissa con interazione diretta tra i giocatori», la modalita’ di scommessa a quota fissa sportiva dove i giocatori possono rivestire il ruolo di scommettitore o di banco e il concessionario agisce come intermediario, limitandosi a mettere in contatto, attraverso la piattaforma e in maniera anonima, i singoli scommettitori; v) «scommesse su eventi simulati», scommesse su eventi, simulati informaticamente, sportivi, ippici e su altri eventi, il cui esito e’ visualizzato tramite una grafica animata o per mezzo di un evento reale precedentemente registrato; z) «TULPS», il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.

Art. 3

Principi ordinamentali del gioco in Italia

1. L’esercizio del gioco pubblico e’ consentito nel territorio dello Stato nel rispetto dei seguenti principi fondamentali: a) tutela dei minori di eta’; b) legalita’ del gioco, assicurata attraverso la conformita’ alla disciplina stabilita dalle norme primarie e secondarie di settore; c) sviluppo del gioco sicuro, volto ad assicurare la tutela del giocatore, specie se appartenente a fasce deboli, sia dal punto di vista della salute sia da quello dell’ordine pubblico e della sicurezza rispetto a fenomeni criminali; d) promozione del gioco responsabile, diretto a evitare forme anomale o distorte delle giocate o comunque suscettibili di generare dipendenza patologica nel giocatore; e) trasparenza dell’offerta di gioco, quale garanzia della piena conoscibilita’ delle regole e dei meccanismi di gioco; f) sviluppo delle reti di gioco secondo modelli che assicurano competitivita’ e solidita’ organizzativa, economica ed efficienza dei soggetti che compongono le relative filiere; g) prevenzione, contrasto e repressione del gioco illegale o comunque non conforme a quello ammesso e regolato in Italia, nonche’ delle attivita’ di riciclaggio eventualmente connesse alle attivita’ di gioco; h) tracciabilita’ dei flussi economici e finanziari delle giocate, al fine di prevenire e contenere ogni utilizzo finanziario non corretto delle attivita’ di gioco; i) unitarieta’ e uniformita’ della organizzazione e della gestione della rete di offerta di gioco pubblico nell’intero territorio nazionale; l) utilizzo della pubblicita’ del gioco pubblico funzionale alla diffusione del gioco sicuro e responsabile, comunque coerente con l’esigenza di tutela dei soggetti piu’ vulnerabili; m) promozione, comunicazione e diffusione di messaggi funzionali alla diffusione del gioco sicuro e responsabile, anche a fini sociali e comunque coerenti con l’esigenza di tutela e protezione dei giocatori, in particolare dei soggetti piu’ vulnerabili, e per prevenire e contrastare il gioco patologico, che riportano l’indicazione del logo o del marchio del concessionario che promuove il messaggio. 2. I principi di cui al comma 1 valgono quale criterio interpretativo delle norme in materia di gioco pubblico stabilite dall’ordinamento nazionale.

Art. 4

Principi europei in materia di gioco

1. Il gioco ammesso in Italia deve rispettare i principi emergenti dell’ordinamento europeo. In particolare, l’esercizio del gioco pubblico in Italia deve avvenire in conformita’ al principio della libera concorrenza sul mercato comune, al principio di non discriminazione e alle liberta’ stabilite dai trattati dell’Unione europea, ferme in ogni caso le limitazioni dagli stessi previste. 2. I requisiti richiesti per l’affidamento della concessione e gli impegni previsti per il concessionario sono determinati facendo riferimento alla effettiva tutela della salute del giocatore, nonche’ alla effettiva tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. 3. L’esercizio del gioco pubblico in Italia garantisce in ogni caso la tutela dell’affidamento e della buona fede nei rapporti tra concessionario e giocatore e nei rapporti tra concessionario e pubblica amministrazione, secondo la disciplina emergente dai Trattati dell’Unione europea. Conseguentemente e’ riconosciuta la rilevanza del principio di stabilita’ delle regole della concessione, sia con riguardo agli obblighi e ai diritti del concessionario, inclusi eventuali canoni richiesti dallo Stato sia con riferimento alla disciplina fiscale, in quanto criterio di adeguata tutela dell’affidamento del concessionario rispetto al piano di investimenti adottato al momento della concessione. 4. I principi europei valgono quale criterio interpretativo preferenziale delle norme applicabili al gioco in Italia cosicche’ l’interpretazione conforme a tali principi prevale rispetto ad altre possibili interpretazioni.

Art. 5

Fonti della disciplina del gioco in Italia

1. La disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia e’ recata dalle seguenti fonti: a) fonti pattizie, bilaterali e multilaterali, di rilievo sovranazionale e fonti normative dell’Unione europea, per quanto di competenza; b) la legge, incluso il presente decreto che costituisce il quadro regolatorio nazionale di carattere primario, assumendo il connotato di legge fondamentale della materia; c) il regolamento; d) il decreto del Ministro ovvero il provvedimento del direttore dell’Agenzia, se previsti dalla legge e dal regolamento. 2. Le disposizioni di legge o di regolamento possono essere modificate o abrogate da una fonte successiva di pari rango soltanto se la modifica o l’abrogazione viene riportata in modo esplicito. 3. In attuazione del principio di stabilita’ delle regole della concessione di cui all’articolo 4, comma 3, gli obblighi e i diritti del concessionario, incluso l’eventuale canone richiesto dallo Stato e il regime di tassazione delle attivita’ di gioco, non sono modificati per il periodo di vigenza ed efficacia della concessione.

Titolo II

IL RAPPORTO CONCESSORIO PER I GIOCHI A DISTANZA

Capo I

Requisiti, obblighi e responsabilità dei concessionari

Art. 6

Giochi pubblici a distanza e sistema concessorio

1. Le tipologie di gioco pubblico con vincita in denaro, riservate allo Stato, di cui sono consentiti, in forza di apposito titolo concessorio rilasciato dall’Agenzia, l’esercizio e la raccolta a distanza sono le seguenti: a) scommesse, a quota fissa e a totalizzatore, su eventi, anche simulati, sportivi, inclusi quelli relativi alle corse dei cavalli, nonche’ su altri eventi; b) concorsi pronostici sportivi e ippici; c) giochi di ippica nazionale; d) giochi di abilita’, inclusi i giochi di carte in modalita’ torneo e in modalita’ diversa dal torneo, nonche’ giochi di sorte a quota fissa; e) scommesse a quota fissa con interazione diretta tra i giocatori; f) bingo; g) giochi numerici a totalizzatore nazionale; h) giochi numerici a quota fissa; i) lotterie a estrazione istantanea o differita; l) ulteriori giochi svolti in modalita’ virtuale o digitale, anche attraverso il metaverso, istituiti e disciplinati con regolamento. 2. La disciplina dei giochi di cui al comma 1 e’ introdotta ovvero adeguata con appositi regolamenti. Fino alla data di entrata in vigore dei regolamenti adottati in applicazione del presente decreto restano ferme le discipline di gioco vigenti anteriormente all’entrata in vigore del presente decreto. 3. L’esercizio e la raccolta a distanza di uno o piu’ dei giochi pubblici di cui al comma 1, lettere da a) a f), sono consentiti ai soggetti in possesso dei requisiti e che assumono gli obblighi di cui al comma 5, ai quali l’Agenzia, all’esito di apposite procedure di gara pubblica bandite nel rispetto delle disposizioni nazionali e unionali, attribuisce la concessione per la durata massima di nove anni, con esclusione del rinnovo. 4. L’esercizio e la raccolta a distanza dei giochi di cui al comma 1, lettere g), h) e i), sono consentiti ai soggetti titolari unici di concessione per la loro gestione e sviluppo. La raccolta a distanza dei giochi di cui al primo periodo e’ altresi’ consentita, previa autorizzazione dell’Agenzia, ai concessionari di cui al comma 3, ai quali i titolari unici di concessione ne diano licenza contrattualizzandone altresi’ il relativo aggio, comunque non inferiore all’8 per cento ovvero a quello riconosciuto ai punti fisici di vendita dei medesimi giochi. 5. La concessione ai soggetti di cui ai commi 3 e 4, primo periodo, e’ rilasciata dall’Agenzia, all’esito di gara pubblica, cui si puo’ partecipare anche nelle forme di aggregazione previste dal codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, e subordinatamente al rispetto, per chi partecipa alla gara, dei seguenti requisiti e condizioni, da prevedere nel bando di gara e valevoli per l’intera durata della concessione: a) costituzione in forma giuridica di societa’ di capitali, con sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, anteriormente al rilascio della concessione e alla sottoscrizione della relativa convenzione accessiva; b) possesso di adeguata pregressa esperienza e moralita’ esplicantesi nell’esercizio dell’attivita’ di gestione e di raccolta di giochi, anche a distanza, in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, avendovi sede legale ovvero operativa, sulla base di valido ed efficace titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nell’ordinamento di tale Stato, con ricavi complessivi, rivenienti da tale attivita’, non inferiori alla somma di 3 milioni di euro conseguiti nel corso degli ultimi due esercizi chiusi anteriormente alla data di presentazione della domanda; c) possesso di una capacita’ tecnico-infrastrutturale non inferiore a quella richiesta dall’Agenzia con il bando di gara che prevede, tra gli altri, requisiti minimi ambientali, sociali, di innovazione tecnologica e di cybersicurezza, il cui possesso da parte del partecipante, anche mediante ricorso all’istituto dell’avvalimento, e’ comprovato da relazione tecnica asseverata da soggetto terzo indipendente, nonche’ parametri minimi ai fini della adozione di una articolata policy di gioco responsabile, requisiti e parametri questi che sono oggetto di valutazione e di punteggio in sede di procedura di affidamento della concessione; d) possesso di adeguati requisiti di solidita’ patrimoniale, individuati dall’Agenzia con il bando di gara; e) possesso degli ulteriori requisiti individuati dall’Agenzia con il bando di gara, secondo principi di ragionevolezza e proporzionalita’ e tutela della concorrenza, in coerenza con le disposizioni di cui all’articolo 100 del decreto legislativo n. 36 del 2023, tra i quali, in particolare, il possesso di certificazioni di sistemi di qualita’ conformi alle norme europee e alla vigente normativa nazionale, rilasciate da soggetti accreditati e il possesso di certificazioni in materia di responsabilita’ sociale di impresa e di sistemi di sicurezza e gioco responsabile; f) comunicazione all’Agenzia dei dati identificativi delle persone fisiche o giuridiche che detengono, direttamente o indirettamente, una partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 2 per cento; g) presentazione di un piano degli investimenti individuato dall’Agenzia con il bando di gara, secondo principi di ragionevolezza e proporzionalita’ e tutela della concorrenza, asseverato da soggetto terzo con specifica relazione circa la relativa sostenibilita’ commisurata alla durata e alle condizioni che regolano il rapporto concessorio; h) impegno all’osservanza dei limiti di deposito fissati dall’Agenzia con il bando di gara, secondo principi di ragionevolezza e proporzionalita’ e tutela della concorrenza; i) impegno ad adottare azioni e misure da porre in essere per contrastare il gioco patologico preventivamente sottoposte alla valutazione dell’Agenzia; l) impegno, condizionato all’affidamento della concessione, alla costituzione e al rilascio a favore dell’Agenzia di una garanzia nelle forme e alle condizioni definite nella procedura competitiva secondo le disposizioni di cui all’articolo 117 del decreto legislativo n. 36 del 2023; m) dichiarazione di assenza delle cause di esclusione di cui agli articoli 94 e 95 del decreto legislativo n. 36 del 2023; n) residenza delle infrastrutture tecnologiche, hardware e software, e in specie dei server, dedicati alle attivita’ oggetto di concessione in uno degli Stati dello Spazio economico europeo; o) attivazione da parte del concessionario, previa autorizzazione dell’Agenzia e compatibilmente con le specifiche regole tecniche da essa stabilite, di un sito internet con dominio di primo livello nazionale direttamente gestito dal medesimo, collegato alla propria concessione e di sua proprieta’ con esclusione della possibilita’ per il medesimo concessionario di mettere il riferito sito nonche’ qualsiasi elemento di offerta di gioco a disposizione di soggetti terzi, anche se appartenenti al medesimo gruppo societario, con qualsiasi soluzione tecnica o di interfaccia. A fini di trasparenza e di riconducibilita’ al concessionario del sito e delle app di cui al comma 6, lettera d), sul sito internet e’ obbligatoriamente presente il logo o il marchio del concessionario. In caso di assenza del logo o del marchio del concessionario l’Agenzia procede alla sospensione della concessione e, in caso di plurime violazioni, puo’ procedere alla decadenza della concessione; p) versamento di un corrispettivo una tantum, di importo pari a 7 milioni di euro per ogni concessione richiesta, nella misura di 4 milioni di euro all’atto dell’aggiudicazione e 3 milioni di euro all’atto della effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario, da attivarsi, comunque, non oltre sei mesi dal rilascio della concessione, fermo restando il limite numerico massimo di cinque concessioni che possono essere chieste da un singolo gruppo societario; q) sottoscrizione dell’atto d’obbligo di cui al comma 6. 6. La sottoscrizione della domanda di partecipazione alla gara, il cui modello e’ reso disponibile dall’Agenzia sul proprio sito web, implica altresi’ l’assunzione da parte del soggetto aggiudicatario dei seguenti obblighi valevoli per l’intera durata della concessione: a) dimostrazione, su richiesta dell’Agenzia, della persistenza dei requisiti e delle condizioni di cui al comma 5 e comunicazione all’Agenzia di ogni variazione relativa ai predetti requisiti e condizioni; b) immediata e integrale ricostituzione del capitale sociale nei casi di sua riduzione; c) accesso dei giocatori all’area operativa del sito internet o delle app di gioco del concessionario dedicati all’offerta dei giochi di cui al comma 1, lettere da a) a f), nonche’ a quelli di cui alle lettere g), h), i) nei casi di cui al comma 4; d) in caso di accesso a ogni tipologia di gioco oggetto di concessione, tramite una specifica app, sottoposta a certificazione, le relative caratteristiche tecniche, sono definite dall’Agenzia; e) adozione e messa a disposizione dei meccanismi di tutela e protezione del giocatore di cui all’articolo 15; f) esclusione dall’accesso al gioco da parte di minori ed esplicitazione del relativo divieto in modo visibile negli ambienti virtuali di gioco gestiti dal concessionario; g) indicazione, in modo visibile, sul sito internet e sulle app di gioco del concessionario del numero identificativo della concessione in titolarita’ e del marchio istituzionale dell’Agenzia; h) promozione di comportamenti responsabili di gioco da parte dei giocatori e vigilanza sulla loro adozione; i) svolgimento dell’eventuale attivita’ di commercializzazione esclusivamente mediante il canale prescelto dei giochi oggetto di concessione; l) impegno a collaborare con l’Agenzia, anche mediante messa a disposizione, su richiesta, di atti e documenti, per l’espletamento delle sue attivita’ di vigilanza e controllo; m) utilizzo di conti correnti bancari o postali esclusivamente dedicati alla gestione delle somme depositate sui conti di gioco dei giocatori; n) pagamento, a decorrere dalla data di sottoscrizione della convenzione accessiva alla concessione, di un canone annuo di concessione determinato nella misura del 3 per cento del margine netto del concessionario calcolato sottraendo all’importo della raccolta di gioco l’ammontare delle vincite erogate e delle relative imposte e quote di prelievo ovvero del compenso del concessionario per i giochi in concessione non soggetti a un prelievo tributario calcolato sulla differenza fra raccolta e vincite erogate, versato in due rate di pari importo entro il 16 gennaio e il 16 luglio di ogni anno di concessione. 7. L’istruttoria delle domande di partecipazione alla gara e’ effettuata dalla Agenzia entro sessanta giorni dalla data del loro ricevimento complete di tutta la documentazione occorrente per il riscontro dei requisiti e delle condizioni di cui al comma 5. In caso di incompletezza della domanda ovvero della relativa documentazione, il termine e’ sospeso fino alla data stabilita dall’Agenzia per la sua regolarizzazione. Il termine e’ altresi’ sospeso, in caso di richiesta dell’Agenzia di integrazioni documentali ovvero di chiarimenti, dalla data della richiesta e fino alla loro ricezione. In caso di decorso del termine per l’istruttoria senza l’adozione di un provvedimento conclusivo espresso da parte dell’Agenzia, la domanda di concessione si intende respinta. 8. La raccolta a distanza dei giochi pubblici di cui al comma 1 e’ subordinata alla stipula, anche per via telematica, di un contratto di conto di gioco tra il concessionario e il giocatore. Lo schema del contratto di conto di gioco e’ trasmesso all’Agenzia dal concessionario in occasione della partecipazione alla gara pubblica, e successivamente in occasione di ogni sua modificazione, ed e’ predisposto dal concessionario nel rispetto delle seguenti condizioni minime: a) regolazione del contratto secondo la legge dello Stato italiano e previsione che e’ italiano il foro competente per le eventuali controversie, nel rispetto delle norme vigenti, anche di fonte europea, e con esclusione espressa della risoluzione arbitrale delle controversie; b) per la certezza della identificazione del giocatore, apertura del conto di gioco esclusivamente con l’utilizzo di un valido documento di identita’ o di altro strumento di identificazione digitale anche con sicurezza di secondo livello, riconosciuto in Italia, indicato con provvedimento del direttore dell’Agenzia; c) utilizzo del conto di gioco in osservanza delle disposizioni vigenti, anche di fonte unionale, in materia di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivita’ criminose e di finanziamento del terrorismo; d) unicita’ del contratto di conto di gioco con ciascun giocatore, divieto di utilizzazione del conto di gioco di un giocatore per la raccolta o l’intermediazione di giocate altrui, improduttivita’ di frutti del conto di gioco per il giocatore, nonche’ gratuita’ della relativa utilizzazione per il giocatore, divieto di frazionamento del conto di gioco nella gestione dei singoli prodotti o app di gioco e nella relativa rendicontazione contabile; e) indisponibilita’ da parte del concessionario delle somme depositate sul conto di gioco, fatte salve le operazioni di addebito e di accredito, sempre mediante strumenti di pagamento idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari, direttamente connesse all’esercizio dei giochi oggetto di concessione; f) tempestiva contabilizzazione e messa a disposizione del giocatore delle vincite e delle relative somme, sempre mediante strumenti di pagamento idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari, comunque non oltre un’ora dalla certificazione ufficiale del verificarsi dell’evento che determina la vincita, salvo specifica diversa disposizione prevista dal regolamento di un singolo gioco; g) accredito al giocatore, sempre mediante strumenti di pagamento idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari, entro e non oltre sette giorni dalla richiesta, delle somme rivenienti da vincite dal medesimo conseguite ed accreditate sul conto di gioco di cui il giocatore chieda al concessionario il prelievo; h) in caso di prelievi di parte delle somme giacenti sul conto di gioco, effettuati su richiesta del relativo titolare, accredito a quest’ultimo dell’importo prelevato sempre mediante strumenti di pagamento idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari; i) informativa relativa al trattamento dei dati personali rispettosa della normativa vigente in materia; l) restituzione integrale ai giocatori, sempre mediante strumenti di pagamento, idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari, delle somme costituenti il saldo dei loro conti di gioco nel caso in cui, alla scadenza a qualsiasi titolo della sua concessione, il concessionario non ne consegua una nuova attribuzione; m) devoluzione all’erario delle somme costituenti il saldo dei conti di gioco decorsi tre anni dalla loro ultima movimentazione.

Art. 7

Tracciabilità dei flussi

1. Al fine di assicurare la tracciabilita’ dei flussi finanziari, finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali e il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, i concessionari autorizzati alla raccolta a distanza dei giochi pubblici sono obbligati a tracciare tutti i riversamenti e le vincite derivanti dalla raccolta delle giocate e i compensi spettanti ai soggetti operanti nella propria rete. Tale obbligo non comprende i pagamenti dei rimborsi ai giocatori ne’ i riversamenti a favore dello Stato o dell’Agenzia per pagamenti di imposte, tasse o utili erariali.

Art. 8

Penali convenzionali

1. Gli schemi di convenzione relativi alle concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici affidate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto contengono clausole relative a penali contrattuali predisposte, oltre che nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalita’, non automaticita’, nonche’ di gradualita’ in funzione della gravita’ dell’inadempimento, tenendo conto delle seguenti condizioni minime: a) misura della penale non superiore complessivamente al 7 per cento delle somme dovute, rispettivamente, all’Agenzia in caso di mancato o ritardato versamento delle stesse, nonche’ degli interessi nella misura del saggio di interesse legale nei limiti di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 108, calcolati dal giorno successivo alla scadenza di quello stabilito per l’effettivo versamento, salva l’applicazione dell’articolo 1384 del codice civile; b) misura della penale non superiore a euro 5.000 in caso di ritardo superiore a trenta giorni nella presentazione di documentazione ovvero di adempimento a prescrizioni relative alla registrazione dei diritti di proprieta’ intellettuale, sulla base di quanto previsto dalle convenzioni accessive alle concessioni; c) misura della penale non superiore complessivamente al 0,5 per cento della differenza tra la raccolta, le vincite e l’imposta o l’utile erariale dell’anno precedente, a fronte di inadempimento, qualora imputabile al concessionario, anche a titolo di colpa grave, agli obblighi previsti dalla convenzione accessiva alla concessione e diversi da quelli di cui alle lettere a) e b), nonche’ a fronte del mancato rispetto dei livelli di servizio previsti dalla convenzione di concessione. 2. L’importo complessivo della somma dovuta a titolo di penale convenzionale e’ ridotto alla meta’ se il concessionario effettua il versamento di quanto eventualmente dovuto, oltre che della penale stessa, entro sette giorni dal ricevimento della contestazione. 3. Con regolamento sono stabilite le disposizioni di attuazione del presente articolo, incluse quelle relative al procedimento di accertamento, contestazione e irrogazione delle penali convenzionali, di partecipazione e contraddittorio nell’ambito di tale procedimento, nonche’ per la precisa individuazione dei criteri e dei dati adottati nella determinazione del valore complessivo della penale.

Art. 9

Trasferimento, decadenza, revoca delle concessioni

1. Il trasferimento di una concessione per la raccolta di giochi pubblici a distanza e’ nullo se non autorizzato preventivamente ed espressamente dalla Agenzia. 2. Il procedimento di decadenza ovvero di revoca di una concessione di gioco e’ svolto dalla Agenzia nel pieno rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241. 3. Con regolamento, di concerto con il Ministro dell’interno per i profili concernenti l’ordine pubblico e la sicurezza, sono disciplinate le modalita’ con le quali, al ricorrere del presupposto per la revoca della concessione ovvero per la decadenza dalla stessa, l’Agenzia puo’ assegnare al concessionario un termine per rimuovere, nei limiti consentiti dalla convenzione relativa alla concessione, le cause che altrimenti determinano la revoca ovvero la decadenza. Con lo stesso regolamento sono stabiliti, per il caso di revoca della concessione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, nel rispetto dell’articolo 21-quinquies della predetta legge n. 241 del 1990, condizioni e limiti per il pagamento di un indennizzo al concessionario proporzionato all’effettivo residuo onere di investimento fino alla data della revoca. 4. In caso di trasferimento autorizzato della concessione ovvero di sua revoca o di decadenza dalla stessa, il concessionario e’ comunque obbligato a proseguire nell’ordinaria gestione delle attivita’ di raccolta del gioco fino al momento della effettiva immissione nella gestione di tali attivita’ di altro concessionario ovvero di effettiva assunzione diretta della gestione da parte dell’Agenzia. 5. Il provvedimento di decadenza dalla concessione di gioco ovvero di revoca della stessa e’ pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia.

Art. 10

Conservazione dell’equilibrio contrattuale e scadenza anticipata delle concessioni

1. Nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 9 del decreto legislativo n. 36 del 2023, l’Agenzia inserisce nel contratto accessivo alle concessioni per la raccolta dei giochi pubblici a distanza clausole finalizzate alla rinegoziazione secondo buona fede delle condizioni contrattuali per il ripristino dell’originario equilibrio in caso di sopravvenuti mutamenti del quadro regolatorio di riferimento, di circostanze straordinarie e imprevedibili, sia estranee alla normale alea sia all’ordinaria fluttuazione economica sia al rischio di mercato. 2. In caso di eccessiva onerosita’ sopravvenuta, conseguente a significativi e non prevedibili mutamenti del quadro regolatorio, in caso di impossibilita’ di raggiungere in buona fede l’accordo di cui al comma 1, il concessionario puo’ chiedere alla Agenzia di concordare una scadenza anticipata della concessione e la relativa risoluzione consensuale della convenzione ad essa accessiva. Con provvedimenti legislativi puo’ essere previsto un indennizzo a favore del concessionario da determinarsi secondo principi di ragionevolezza e proporzionalita’, da corrispondersi in ragione del periodo residuo di durata della concessione non goduto.

Art. 11

Responsabilità

1. Conformemente a quanto disposto dall’articolo 177 del decreto legislativo n. 36 del 2023, l’affidamento della concessione comporta il trasferimento al concessionario del rischio operativo legato alla sua gestione. La convenzione accessiva alle concessioni per l’esercizio della raccolta dei giochi pubblici a distanza attribuite successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto contiene clausole conformi alle disposizioni di cui all’articolo 177 del predetto decreto legislativo n. 36 del 2023 e attuative del principio della responsabilita’ unica del concessionario nei confronti dell’Agenzia.

Capo II

Rete telematica e punti vendita di ricariche

Art. 12

Rete telematica

1. L’Agenzia adotta le regole tecniche minime in funzione ed esecuzione delle quali ciascuno dei concessionari appronta e mette in operativita’ la propria rete telematica ovvero l’infrastruttura hardware e software di trasmissione dei dati necessaria per la gestione operativa della concessione che persegua la salvaguardia e la tutela degli interessi generali dell’ordine pubblico, della sicurezza, dell’affidamento dei giocatori, nonche’ di una diffusione e sviluppo sostenibili dell’offerta di giochi pubblici.

Art. 13

Punti vendita ricariche

1. L’Agenzia istituisce e tiene, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, l’albo per la registrazione, esclusivamente con modalita’ telematiche, dei titolari di rivendite, ordinarie o speciali, di generi di monopolio autorizzati alla raccolta di giochi pubblici, nonche’ dei soggetti che esercitano attivita’ di punti vendita ricariche titolari di autorizzazione ai sensi degli articoli 86 ovvero 88 del TULPS, abilitati, in forza di appositi accordi contrattuali sottoscritti con i concessionari, senza vincolo di mandato in esclusiva, all’esercizio delle predette attivita’, a fronte della corresponsione del compenso del punto vendita ricariche. 2. L’iscrizione all’albo e’ subordinata al pagamento preventivo all’Agenzia di un importo annuale pari a euro 100. Il mancato pagamento anche di una sola annualita’ del predetto importo comporta senz’altro la decadenza dall’iscrizione all’albo. 3. L’iscrizione all’albo e’ presupposto e condizione necessaria ed essenziale per lo svolgimento dell’attivita’ di punto vendita ricariche, con esclusione espressa di un qualunque prelievo delle somme giacenti sul conto di gioco e del pagamento delle vincite. L’attivita’ del punto vendita ricariche non puo’ essere svolta senza l’affissione, all’esterno dell’esercizio e in posizione visibile, di una insegna o targa di specifico riconoscimento e individuazione della predetta attivita’, le cui caratteristiche e dimensioni sono stabilite con decreto del direttore dell’Agenzia. 4. Lo schema di contratto per il punto vendita di ricariche adottato dal concessionario e’ trasmesso all’Agenzia per la verifica della conformita’ dei relativi contenuti alle disposizioni del presente articolo. 5. Gli esercenti l’attivita’ di punto vendita ricariche effettuano operazioni di ricarica del conto di gioco on line esclusivamente su richiesta del relativo titolare, procedendo a tal fine alla sua identificazione e alla verifica dell’identita’ di chi chiede la ricarica presso il punto vendita. Tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la ricarica del conto di gioco on line presso il punto vendita ricariche avviene mediante gli strumenti di pagamento, idonei a garantire la tracciabilita’ dei flussi finanziari, gia’ in precedenza indicati dal titolare del conto di gioco al concessionario e da quest’ultimo gia’ validati per l’effettuazione delle operazioni sul conto di gioco. Fermo quanto previsto al primo periodo, le operazioni di ricarica effettuate presso i punti vendita ricariche sono consentite, nel limite complessivo settimanale di 100 euro, anche in contanti e mediante strumenti di pagamento diversi da quelli indicati al secondo periodo. Il rispetto del limite di cui al terzo periodo e’ garantito dal concessionario mediante apposite misure sul sistema informatico utilizzato dai punti vendita ricariche per l’effettuazione delle ricariche e, per gli adempimenti di cui al presente comma a carico degli esercenti l’attivita’ di punto vendita ricariche, trova applicazione l’articolo 64 del decreto legislativo n. 231 del 2007. Restano fermi, per il concessionario, gli obblighi di cui al predetto decreto legislativo n. 231 del 2007. In relazione all’adempimento di cui al quarto periodo a carico del concessionario si applicano le disposizioni di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n. 231 del 2007, e, in caso di violazione, le sanzioni di cui all’articolo 64, commi 1 e 4, dello stesso decreto legislativo.

Titolo III

TUTELA E PROTEZIONE DEL GIOCATORE

Art. 14

Tutela della salute del giocatore

1. Obiettivo primario della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia e’ quello di perseguire piena e affidabile protezione della salute del giocatore attraverso misure idonee a prevenire ogni modalita’ di gioco che possa generare disturbi patologici del comportamento o forme di gioco d’azzardo patologico. 2. Per perseguire effettivamente i suddetti criteri generali l’offerta di gioco e le relative modalita’ di svolgimento dovranno essere supportate da idonei strumenti di tecnologia avanzata, con particolare riguardo anche agli strumenti dell’intelligenza artificiale. 3. E’ istituita, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, una Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia con lo scopo di monitorare l’andamento delle attivita’ di gioco, incluse quelle illecite e non autorizzate, i loro effetti sulla salute dei giocatori, nonche’ di proporre al Governo misure e interventi idonei allo scopo di contrastare lo sviluppo di gioco d’azzardo patologico. Con regolamento, adottato di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro per lo sport e i giovani, sono disciplinati l’organizzazione e il funzionamento della Consulta, il numero dei suoi componenti, la loro designazione in rappresentanza del Governo, delle regioni, degli enti locali, dei concessionari, nonche’ delle associazioni nazionali di categoria e dei consumatori, prevedendo altresi’ che ai componenti non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati.

Art. 15

Misure di tutela e protezione del giocatore

1. Le forme organizzative del concessionario e i suoi strumenti tecnici, tecnologici e informatici sono finalizzati a tutelare e proteggere il giocatore prevenendo e contrastando il gioco patologico, nel rispetto dei seguenti criteri: a) presenza di misure di autolimitazione al gioco in termini di tempo, spesa e perdita di denaro; b) presenza di limitazioni, basate sugli importi depositati sul conto di gioco di ciascun giocatore in un periodo di tempo predefinito, stabilite dal concessionario, secondo l’eta’ del giocatore e i suoi comportamenti di gioco, in base a protocolli basati sulle migliori pratiche internazionali di settore e approvati dall’Agenzia; c) introduzione di messaggi automatici durante il gioco che evidenzino la durata dello stesso, garantendo inoltre informazioni in tempo reale ai giocatori sui livelli di spesa, al superamento di un determinato limite preimpostato; d) presenza nei siti di gioco di contenuti obbligatori di informazione sul gioco problematico e sugli strumenti offerti di prevenzione e supporto; e) presenza di strumenti di autoesclusione dal gioco, anche per singole categorie di prodotto, per un arco temporale definito dallo stesso giocatore; f) attivazione di canali di contatto a disposizione dei giocatori per la divulgazione del gioco responsabile e che operano continuativamente per almeno cinque giorni a settimana e per non meno di otto ore giornaliere, nonche’ formazione obbligatoria degli operatori dei call center di contatto con i giocatori desiderosi di assumere comportamenti di gioco responsabile; g) attivazione di procedure di monitoraggio dei livelli di rischio associati ai singoli giochi oggetto di concessione basate su metodologie certificate a livello internazionale, escluso in ogni caso che i giochi prevedano discriminazioni sociali, di genere, politici, religiosi o di altra natura; h) presenza di strumenti idonei a consentire al concessionario, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, un maggiore controllo sul grado di partecipazione al gioco dei giocatori piu’ esposti al rischio di gioco patologico. 2. Il concessionario investe annualmente una somma pari allo 0,2 per cento dei suoi ricavi netti, comunque non superiore a euro 1.000.000 per anno, in campagne informative ovvero in iniziative di comunicazione responsabile su temi annualmente stabiliti da una commissione governativa, sentito l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave costituito presso il Ministero della salute. La commissione governativa, costituita senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, opera presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, e’ presieduta dal capo del predetto Dipartimento ed e’ composta da cinque membri in rappresentanza dei Ministri della salute, dell’istruzione e del merito, dell’interno, dell’economia e delle finanze e per lo sport e i giovani. Ai componenti della commissione non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. La somma di cui al primo periodo e’ compresa negli interventi e investimenti di comunicazione e informazione, e, comunque, in generale negli investimenti pubblicitari e promozionali del concessionario. 3. A ulteriore tutela e protezione dei giocatori, specie piu’ vulnerabili, il concessionario puo’ effettuare, con oneri a proprio carico e con l’indicazione del proprio logo o marchio, campagne di promozione, comunicazione e diffusione di messaggi anche a fini sociali e comunque coerenti con l’esigenza di promuovere la prevenzione e il contrasto del gioco patologico.

Titolo IV

GESTIONE DEI GIOCHI A DISTANZA

Capo I

Offerta di gioco e vincite

Art. 16 Offerta e raccolta del gioco

1. L’offerta e la raccolta del gioco e’ effettuata dal concessionario sotto la sua responsabilita’, attraverso la propria rete telematica. Nessuna responsabilita’ e’ imputata all’Agenzia per atti e fatti posti in essere dal concessionario nell’esercizio di questa attivita’.

Art. 17

Vincite

1. Natura ed entita’ delle vincite, i tempi e i luoghi per la loro riscossione, nonche’ i presupposti, le modalita’, i tempi e i luoghi degli eventuali rimborsi sono stabiliti nel regolamento di ciascun gioco. 2. Il regolamento di gioco disciplina altresi’ le modalita’ e i tempi di conservazione da parte del concessionario dei dati e delle informazioni relative alle giocate effettuate, alle giocate risultate vincenti e al pagamento delle relative vincite, alle vincite non corrisposte in quanto rivenienti da giocate risultate irregolari, nonche’ le ricevute dei rimborsi corrisposti.

Art. 18

Pagamento delle vincite

1. Il concessionario provvede al pagamento delle vincite in denaro dei giochi da lui gestiti secondo quanto previsto dal regolamento di gioco e di questa attivita’ e’ direttamente responsabile.

Art. 19

Comunicazioni degli esiti di gioco

1. Il regolamento di gioco con vincita in denaro stabilisce quali comunicazioni relative agli esiti del gioco sono effettuate sul sito informatico del concessionario e, in materia di scommesse, quali sono le validazioni dei risultati riportate sul medesimo sito. 2. Sul sito istituzionale del concessionario sono altresi’ riportate, per i giochi basati su quote, la misura delle quote, delle vincite, nonche’ le relative probabilita’. 3. Il regolamento di gioco stabilisce quali delle informazioni di cui ai commi 1 e 2 sono riportate anche sul sito istituzionale dell’Agenzia.

Art. 20

Manutenzione dei prodotti di gioco

1. In considerazione del generale dovere di conservazione dei valori patrimoniali pubblici, nonche’ di quello particolare di assicurare il miglioramento dei livelli di servizio in materia di giochi pubblici, al fine di preservarne lo svolgimento e di salvaguardare i valori delle relative concessioni, oltre che garantire una equilibrata concorrenza fra i concessionari di giochi diversi, con regolamento, previa verifica della neutralita’ sui saldi di finanza pubblica, sono consentite, in relazione ai singoli giochi a distanza, variazioni della restituzione in vincita e della posta di gioco, nonche’ delle misure del prelievo direttamente proporzionali alla diminuzione della raccolta del gettito erariale, comunque non superiore al valore assoluto della diminuzione percentuale accertata, nei casi in cui la relativa offerta denoti una perdita dei predetti raccolta e gettito erariale, nell’arco dell’ultimo biennio, non inferiore al cinque per cento. In tali casi, tenuto conto della sostanziale natura commerciale delle attivita’ di gioco oggetto di concessione, con i conseguenti, obiettivi e ineliminabili margini di aleatorieta’ delle relative scelte, i provvedimenti adottati ai sensi del presente comma non comportano responsabilita’ erariale, quanto ai loro effetti finanziari, in caso di colpa grave. 2. Lo schema di regolamento di cui al comma 1, corredato di relazione tecnica redatta ai sensi dell’articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e’ trasmesso alle Camere per l’espressione del parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano entro il termine di trenta giorni dalla data di trasmissione. Decorso tale termine, il regolamento puo’, comunque, essere adottato.

Capo II

Giochi numerici e lotterie a estrazione istantanea

Art. 21

Raccolta a distanza dei giochi numerici e delle lotterie a estrazione istantanea

1. Nel rispetto delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, i titolari unici delle concessioni per la gestione e la raccolta dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e dei giochi numerici a quota fissa, nonche’ i soggetti titolari della concessione per la gestione delle lotterie a estrazione istantanea, raccolgono a distanza i giochi oggetto dei rispettivi titoli concessori a condizione di disporre di un sistema di raccolta conforme ai requisiti tecnici e organizzativi stabiliti dall’Agenzia.

Titolo V

OFFERTA ILLEGALE DI GIOCO

Art. 22

Contrasto all’offerta di gioco a distanza in difetto di concessione

1. Con regolamento sono stabilite le modalita’ per la esclusione dell’offerta di gioco con vincita in denaro attraverso reti telematiche o di telecomunicazione effettuata da soggetti sprovvisti di concessione, nonche’, di concerto con la Banca d’Italia, le modalita’ per impedire ai prestatori di servizi di pagamento la gestione di operazioni di raccolta e di versamento di somme, relative a operazioni di gioco, a favore o per conto di soggetti privi della predetta concessione. 2. Il regolamento di cui al comma 1 prevede altresi’ misure informatiche, anche implicanti il ricorso a soluzioni di intelligenza artificiale, che l’Agenzia, d’intesa con la Guardia di finanza e avvalendosi della societa’ di cui all’articolo 83, comma 15, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, preordinate alla individuazione dei siti informatici, cui inibire l’accesso, di offerta di gioco a distanza non legale in quanto non riferiti ai concessionari selezionati ai sensi dell’articolo 6. 3. L’Agenzia, d’intesa con la Guardia di finanza e avvalendosi della societa’ di cui all’articolo 83, comma 15, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133: a) redige la lista dei siti informatici di offerta legale di gioco a distanza direttamente ed esclusivamente riferiti ai concessionari selezionati ai sensi dell’articolo 6; b) redige altresi’ e aggiorna costantemente la lista dei siti informatici il cui accesso e’ inibito in quanto volti a una offerta non legale di gioco a distanza perche’ non riferiti ai concessionari di cui alla lettera a). 4. Le liste di cui al comma 3 sono rese pubbliche, con la piu’ adeguata evidenza, in apposite sezioni dei siti istituzionali dell’Agenzia e della Guardia di finanza. 5. Ai fornitori di servizi di rete, ai fornitori di connettivita’ alla rete internet, ai gestori di altre reti telematiche o di telecomunicazione o agli operatori che in relazione a esse forniscono servizi telematici o di telecomunicazione, nonche’ ai prestatori di servizi di pagamento che violino l’obbligo imposto dall’Agenzia di inibire l’utilizzazione delle reti delle quali sono gestori o in relazione alle quali forniscono servizi, si applica, ferma restando l’eventuale responsabilita’ penale, una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 30.000 a euro 180.000 per ciascuna violazione accertata.

Titolo VI

DISPOSIZIONI FINALI

Art. 23

Disposizioni transitorie e finali

1. Entro il 31 dicembre di ogni anno il Ministro dell’economia e delle finanze trasmette ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica una relazione sul settore dei giochi pubblici, contenente tra l’altro dati sui progressi in materia di tutela dei giocatori e di legalita’, sullo stato di sviluppo delle concessioni e delle relative reti di raccolta, sui volumi della raccolta, sui risultati economici della gestione del settore del gioco. 2. In occasione del futuro riordino normativo in materia di raccolta del gioco attraverso reti fisiche si provvede altresi’ a quello complessivo in materia di fiscalita’ e di prelievi erariali nel settore del gioco pubblico, fermo quanto previsto dall’articolo 5, comma 3. Fino a quel momento nulla e’ innovato in tema di fiscalita’ e prelievi relativi al settore della raccolta del gioco a distanza. 3. L’Agenzia pubblica senza indugio, dopo l’entrata in vigore del presente decreto e in sua piena conformita’, il bando di gara per l’assegnazione delle concessioni per la raccolta dei giochi a distanza di cui all’articolo 6, comma 1, lettere da a) a f), in scadenza il 31 dicembre 2024 in modo da assicurarne in ogni caso la loro aggiudicazione entro tale data. 4. Fermo quanto previsto al comma 3, per garantire la tutela degli interessi pubblici nelle attivita’ di raccolta del gioco, tenuto conto della prossimita’ della scadenza della relativa concessione, la gestione del servizio del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, per la sua raccolta sia attraverso la rete dei concessionari di cui all’articolo 12 della legge 2 agosto 1982, n. 528, nonche’ all’articolo 33, comma 1, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, sia a distanza, e’ affidata in concessione dalla Agenzia a una qualificata impresa con pregresse esperienze nella gestione o raccolta di gioco, con sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, munita di idonei requisiti di affidabilita’ morale, tecnica ed economica, scelta mediante procedura di selezione aperta, competitiva e non discriminatoria. La procedura e’ indetta alle seguenti condizioni essenziali: a) durata della concessione di nove anni, non rinnovabile; b) selezione basata sul criterio dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa e, quanto alla componente prezzo, previsione di offerte al rialzo rispetto a una base d’asta di 1 miliardo di euro; c) versamento del prezzo indicato nell’offerta del concorrente risultato primo in graduatoria nella misura di 500 milioni di euro, all’atto dell’aggiudicazione, nella misura di 300 milioni di euro all’atto dell’effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario nell’anno 2025, e nella misura residua nell’anno 2026, entro il 30 aprile; d) facolta’ per il concessionario aggiudicatario di utilizzare la rete di telecomunicazioni per prestazioni, dirette o indirette, di servizi diversi dalla raccolta del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa purche’ compatibili con la raccolta stessa a giudizio dell’Agenzia; e) aggio per il concessionario pari al 6 per cento della raccolta; f) obbligo di aggiornamento tecnologico del sistema della rete e dei terminali di gioco secondo standard qualitativi che garantiscano la massima sicurezza e affidabilita’, secondo il piano d’investimento che costituisce parte dell’offerta tecnica; g) obbligo per il concessionario di versamento annuale all’erario delle somme, comunque, eventualmente non investite secondo il piano di cui alla lettera f); h) obbligo per ciascun concorrente, all’atto della partecipazione alla procedura selettiva, di versare alla Agenzia una somma pari all’importo dei compensi di cui al comma 5, con diritto alla sua restituzione esclusivamente per quelli diversi dall’aggiudicatario. 5. Per la gara di cui al comma 4 la commissione e’ composta di cinque membri, di cui almeno il presidente e due componenti scelti tra persone di alta qualificazione professionale, inclusi magistrati o avvocati dello Stato in pensione, e gli ulteriori componenti scelti tra i dirigenti di livello dirigenziale generale della Agenzia. La commissione opera presso l’Agenzia, che ne assicura i servizi di segreteria con i suoi ordinari stanziamenti di bilancio. Con decreto del Ministro sono stabiliti i compensi per i componenti della commissione diversi dai dirigenti dell’Agenzia. 6. Tenuto conto della scadenza nell’anno 2028 della vigente concessione per l’esercizio dei giochi pubblici denominati lotterie nazionali a estrazione istantanea, anche con partecipazione a distanza, e per la relativa raccolta, e tenuto conto altresi’ della esigenza, funzionale agli interessi pubblici di settore, di assicurare la piu’ ampia partecipazione alla relativa procedura di affidamento, l’Agenzia pubblica senza indugio appositi avvisi di preinformazione, ai sensi del decreto legislativo n. 36 del 2023, per divulgare l’intenzione di bandire la gara e raccogliere utili elementi informativi dalla conseguente reazione del mercato. L’Agenzia quindi, in tempi congrui rispetto alla scadenza della vigente concessione, indice l’occorrente procedura selettiva le cui condizioni essenziali minime, avuto riguardo alle utili condizioni di mercato che potranno all’epoca essere rilevate, riguardano i seguenti parametri minimi: a) componente della base d’asta, sulle offerte al rialzo, nell’ambito di una procedura basata sul criterio dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa; b) parametri tecnici di valutazione per l’aggiudicazione della concessione nell’ambito della procedura di cui alla lettera a); c) durata della concessione; d) aggio per il concessionario; e) valori medi di restituzione della raccolta in vincite.

Art. 24

Disposizioni di coordinamento e abrogazioni

1. Con successivo decreto legislativo adottato ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge 9 agosto 2023, n. 111, sono: a) individuate le norme statali di rango primario e secondario, nonche’ le disposizioni statali di natura amministrativa generale, che sono o restano abrogate in ragione della loro incompatibilita’ con quelle del presente decreto, a partire dall’articolo 1, comma 727, lettera e), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che e’ abrogato alla data di entrata in vigore del presente decreto; b) introdotte le norme di occorrente coordinamento formale e sostanziale con quelle del presente decreto. 2. Fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo di cui al comma 1, lettera a), alle violazioni previste dalle vigenti disposizioni di legge continuano ad applicarsi le relative sanzioni.

Art. 25

Disposizioni finanziarie

1. Il fondo di cui all’articolo 62 del decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 e’ incrementato di 152 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 3 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2033. Alla relativa copertura si provvede mediante corrispondente utilizzo di quota parte delle maggiori entrate previste dagli articoli 6, comma 5, lettera p), 13, comma 2, e 23, comma 4. 2. Le entrate derivanti dall’articolo 6, comma 6, lettera n), per ciascuno degli anni 2025 al 2034 sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere destinate, anche mediante riassegnazione, al fondo di cui al comma 1.

Art. 26

Entrata in vigore

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

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