Delega Fiscale. Bobba (PD): “Forti limitazioni alla pubblicità dei giochi e sostegno a chi dice no alle slot”

(Jamma) Vietare la pubblicità dei giochi d’azzardo nelle fasce protette; limitare la pubblicità dei giochi on line e sostenere gli esercizi commerciali che rimuovono o non installano le slot machine: queste le proposte contenute in tre emendamenti all’art. 14 della Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale e sottoscritti dall’On. Luigi BOBBA. I tre emendamenti in questione riguardano la materia dei ‘giochi pubblici’, ovvero slot machine, giochi d’azzardo on line, giochi a premi.
Spiega l’On. Luigi BOBBA (PD): “Tre sono le nostre richieste. Innanzitutto, introdurre il divieto di pubblicità di questi giochi nelle fasce protette delle trasmissioni televisive e radiofoniche e vietare sempre e comunque la pubblicità dei giochi che prevedono vincite in denaro in quanto inducono comportamenti compulsivi; prevedere una limitazione massima della pubblicità riguardante i giochi on line; introdurre modalità di pubblico riconoscimento e di sostegno agli esercizi commerciali che si impegnano, per un determinato numero di anni, a rimuovere o a non installare apparecchiature per giochi con vincita in denaro.
“La diffusione dei giochi d’azzardo ha assunto proporzioni preoccupanti ed è oramai sotto gli occhi di tutti la dipendenza da gioco che coinvolge 1 milione di persone – aggiunge l’On. Luigi BOBBA (PD) – la spesa procapite degli italiani nei giochi è di 1.260 euro, e mentre lo Stato incassa 80 miliardi di euro l’anno, cresce l’indebitamento delle famiglie e si diffondono le ludopatie e il numero dei giocatori patologici. In Parlamento da tempo mi sto battendo, insieme a diversi colleghi di vari partiti, per porre degli argini a tutela dei minori e delle persone più svantaggiate”. “Già durante il Governo Monti – ricorda l’On. Luigi BOBBA – abbiamo sollecitato, con apposite Mozioni, un’azione di contrasto reale ai giochi d’azzardo, a partire dalla regolamentazione della pubblicità, così come è stato fatto per tabacco e alcolici, e richiesto una modifica della normativa al fine di permettere ai Comuni e agli altri enti locali di disciplinare l’ubicazione dei locali e delle sale da gioco, così da vietare l’apertura di tali sale in prossimità di zone ‘sensibili’ come scuole o altri luoghi frequentati prevalentemente dai più giovani. Senza dimenticare i diversi progetti di legge con i quali si chiedeva di riconoscere il gioco d’azzardo patologico come malattia da inserire nei livelli essenziali di assistenza e di promuovere campagne di informazione nelle scuole”.

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