Camera. Tuci (Imp. Ippici Italiani): “Lo Stato lasci nelle mani del settore la progettazione delle scommesse ippiche”

(Jamma) “L’Ippica sta morendo, la burocrazia ci sta uccidendo, ma la politica se vuole può intervenire”. Così è intervenuto Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici Italiani in occasione dell’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera delle associazioni del mondo ippico.

“Siamo tutti uniti per trovare una soluzione a questa situazione, sicuri che questa è veramente l’ultima spiaggia.  Gli Imprenditori Ippici Italiani nasce nel tentativo di superare gli errori prodotti da quel carrozzone che era l’Unire, per recuperare quei valori che la gestione pubblica ci ha negato. La politica deve soccorrerci. A fianco della filiera c’è anche Confagricoltura che vuole supportare un settore basato principalmente sull’allevamento del cavallo. Serve un rilancio prodotto da una riforma radicale che faccia in modo, attraverso un sistema privatistico, di puntare sull’inprenditorialità libera del comparto.

Occorre lavorare tutti insieme per rendere il settore autosufficiente, lavorare sull’emersione del lavoro nero. Siamo responsabili del nostro destino, vogliamo privilegiare meritocrazia e competitività. Chiediamo che lo Stato lasci nelle mani del settore la progettazione delle scommesse ippiche, principale settore di reddito per il comparto,  da distinguere dall’insana patologicità prodotta dal sistema vlt e slot.

Gli ippodromi dovranno essere centri di intrattenimento centrati sull’organizzazione di eventi legati alle attività del cavallo. L’offerta di altre attività da gioco pubblico dovrà essere separata dall’attività principale. Il benessere del cavallo – ha concluso Tuci – deve essere primario per tutta la filiera, unico e principale slogan per riavvicinare la gente a questo stupendo sport”.

 

 

Articolo precedenteIppica in audizione alla Camera: “Questo è un ultimatum, spettanze vanno pagate entro 30 giorni”
Articolo successivoBubbico (vice ministro Interno): ‘Allarmante associazione droga e gioco d’azzardo per ragazzi’